Dimenticano la pinza nell’intestino, condannati un medico e due infermieri del Policlinico di Bari che causarono la morte dell’uomo

Dimenticano la pinza nell’intestino del paziente, doveva essere un semplice intervento di routine, ma si è trasformato in una drammatica storia. Come riportato dal Sky TG24, la vicenda risale al 2017, quando un uomo di 78 anni entrava presso il Policlinico di Bari per sottoporsi ad un intervento di rimozione dei calcoli alla colecisti, ma dopo l’intervento era cominciato per lui un vero e proprio calvario.

Dopo l’operazione avvenuta il 15 febbraio 2017 infatti le condizioni dell’uomo non miglioravano affatto, cosi il 21 febbraio i sanitari decidono di sottoporlo ad un secondo intervento. Anche durante questo intervento nessuno si accorse che nella precedente operazione avevano dimenticato la pinza nell’intestino. Nel corso della terza operazione avvenuta il 25 febbraio, finalmente la pinza veniva estratta. L’infezione però si era estesa, e neanche la quarta operazione avvenuta l’8 marzio riuscì ad evitare il tragico epilogo. Il 78enne infatti fu trasferito presso il reparto di Rianimazione, dove è entrato in coma e poi deceduto.

A distanza di cinque anni, sono stati condannati per omicidio colposo il medico che ha eseguito l’operazione e i due infermieri presenti in sala operatoria. I sanitari che avevano chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato, sono stati condannati a un anno (con sospensione della pena).

Per i periti “la presenza di quel corpo estraneo è stata determinata dalla condotta negligente dei sanitari e ha assunto rilevanza causale nel determinare la morte”.

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