Una importante sentenza delle Sezioni Unite ha di fatto spalancato le porte all’ annullamento senza rinvio. Ecco che cosa cambierà con tale pronuncia
Le Sezioni Unite penali della Corte di Cassazione, con la sentenza numero 3464/2018, sono intervenute sul tema dell’ annullamento senza rinvio.
Nello specifico, hanno chiarito l’esatta portata della nuova formulazione dell’articolo 620 del codice di procedura penale, che disciplina le ipotesi in cui la Corte pronuncia sentenza di annullamento senza rinvio e che è stato di recente riformato dalla legge numero 103/2017.
In buona sostanza, le Sezioni Unite hanno spalancato le porte all’ annullamento senza rinvio.
Il tutto precisando che la Corte di Cassazione lo pronuncia ogni qualvolta ritiene il rinvio superfluo.
E, ancora, se la causa, può essere decisa sulla base degli elementi di fatto che sono già stati accertati dal giudice del merito o sulla base delle statuizioni che questi abbia adottato e che rendono superflui ulteriori accertamenti di fatto.
Tale lettura, va a fondarsi sulla valorizzazione delle intenzioni del legislatore del 2017.
Questi, andando a toccare l’articolo 620 del codice di procedura penale, ha basato il percorso verso la razionalizzazione, la deflazione e l’efficacia delle impugnazioni anche su tale aspetto.
Ciò è avvenuto di fatto recependo quanto già disposto dall’articolo 384 del codice di procedura civile.
La nuova interpretazione delle Sezioni Unite, dunque, responsabilizza i giudici di merito.
Questi, per evitare la “navetta”, sono quindi chiamati a motivare le loro decisioni in maniera esauriente. Inoltre, dovranno indicare in maniera puntuale gli elementi posti alla base della posizione assunta in sentenza.
La discrezionalità delle valutazioni che permettono alla Corte di Cassazione di procedere all’annullamento senza rinvio, infatti, è comunque vincolata dall’evoluzione del giudizio di merito.
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