I controlli della Guardia di Finanza in materia di spesa previdenziale e sanitaria hanno smascherato ampie sacche di irregolarità. Dilagante il fenomeno dei cosiddetti ‘furbetti del ticket’
Il valore complessivo delle frodi in danno del bilancio nazionale e comunitario ammonta a oltre 1,5 miliardi di euro. Nel settore della spesa previdenziale e sanitaria il valore è pari a circa 175 milioni.
E’ quanto emerge dal Bilancio dei risultati conseguiti dalle Fiamme Gialle negli ultimi 18 mesi. Il documento è stato presentato in occasione della cerimonia del 244° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza
Per quanto concerne nello specifico la sanità, i militari si sono trovati a far fronte al fenomeno dei ‘furbetti del ticket’.
I controlli hanno consentito di individuare “sacche” di irregolarità nel 90% dei casi. In altri termini, ogni 10 persone controllate, almeno 9 si sarebbero fatte curare gratis, in ospedali pubblici o in altre strutture private convenzionate. Il tutto senza averne alcun diritto.
Altri settori particolarmente a rischio sono quelli delle assistenze domiciliari e dei pasti a domicilio. Da non sottovalutare anche quelli degli assegni per il nucleo familiare e di quelli di maternità, degli assegni per le mense scolastiche e delle borse di studio. Insomma gli illeciti sembrano essere dilaganti per tutti quegli aiuti economici e servizi sociali di assistenza spettanti ai cittadini che versano in delicate condizioni economiche.
Le verifiche svolte in tale ambito dalla Finanza mirano proprio a evitare che chi non ne abbia diritto possa beneficiare delle “prestazioni sociali agevolate”. I risultati ottenuti sono significativi: il 39% dei controlli svolti ha evidenziato irregolarità.
Altra fenomenologia illecita che riguarda da vicino il sanitario è quello che riguarda appalti e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione. In tale ambito nell’ultimo anno e mezzo sono state denunciate oltre 6.000 persone, il 10% delle quali è finito in manette (644).
Il valore degli appalti in cui sono state riscontrate irregolarità è di 2,9 miliardi di euro su un totale di gare sottoposte a controllo pari a 7,3 miliardi di euro. Ciò si traduce nel 40% di irregolarità nell’aggiudicazione delle gare oggetto di indagine.
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