Importante operazione dei Nas: le forze dell’ordine hanno sgominato una banda dedita al traffico di farmaci. Tredici persone sono state arrestate.

Una banda che si occupava di traffico di farmaci è stata scoperta e sgominata questa mattina grazie a un blitz dei Nas di Milano. L’operazione è stata condotta in diverse città italiane.

In particolare nelle province di Milano, Monza Brianza, Roma, Napoli e Lucca.

Tredici persone sono state arrestate.

Tra i reati contestati ci sono l’associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dell’Erario, truffa ad aziende farmaceutiche e autoriciclaggio.

Ma anche ricettazione di farmaci, somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica ed emissione di fatture per operazioni inesistenti

La banda dedita al traffico di farmaci è stato sgominata grazie all’operazione, scattata nelle prime ore della mattinata nell’ambito di un procedimento penale coordinato dalla procura di Milano.

Per le 13 persone coinvolte è scattata la misura cautelare detentiva emessa dal tribunale di Milano.

Oltre ai tredici provvedimenti cautelari, i Nas fanno sapere che sono in corso anche 11 perquisizioni e 37 ordini di esibizione di documentazione. Questi sono stati notificati a persone giuridiche legate a vario titolo all’organizzazione criminale.

Da quanto emerso, sembra che a capo della banda dedita al traffico di farmaci ci fosse un uomo titolare di una farmacia-deposito farmaceutico nel centro di Milano.

I Nas hanno poi scoperto che tutti gli accusati erano operatori del circuito ufficiale di distribuzione del farmaco.

Questi acquistavano presso le aziende farmaceutiche grandi quantitativi di “farmaci molto costosi, a destinazione ospedaliera pubblica o privata”.

Nello specifico, si trattava di farmaci oncologici, virali e medicine per altre patologie.

Queste venivano comprate al costo di vendita del farmaco stabilito dall’AIFA prima dell’immissione in commercio del medicinale.

A quel punto, ne camuffavano la destinazione a strutture ospedaliere private italiane.

Ciò avveniva tramite un accreditamento fittizio presso l’Associazione Italiana ospedalità privata. Questa riunisce le strutture di ricovero e di cura private.

Ma non è finita qui.

La banda dedita al traffico di farmaci aveva creato una rete di riciclaggio di medicinali,

la cui documentazione veniva in tutto o in parte falsificata per poi rivenderli nel mercato parallelo estero, in particolare in Nord Africa ed nel Sud-est Asiatico.

Oltre a questo, i farmaci venivano rivenduti a prezzi maggiorati e senza che vi fosse alcun controllo. Il tutto con rischi gravissimi per la saluta degli acquirenti.

Secondo la procura, infine, l’organizzazione criminale si avvaleva di intermediari stranieri, spesso del tutto estranei al mondo sanitario.

 

 

 

 

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