Presentato alla Corte di Giustizia UE un ricorso sommario in cui si chiede di sospendere il trasferimento Ema. Il Sindaco Sala: non voglio mollare
Dopo il ricorso presentato la scorsa settimana, Il Comune di Milano ha presentato alla Corte di giustizia Ue la richiesta per sospendere il trasferimento Ema da Londra ad Amsterdam. Il procedimento, detto sommario, è motivato dall’urgenza della situazione e finalizzato a prevenire un danno grave e irreparabile a una delle parti. Su tali due criteri la Corte di Giustizia UE dovrà quindi valutare ora la fondatezza della richiesta di sospensiva di Milano.
Se i tempi giuridici standard dell’Organo giudiziario richiedono in genere mesi prima di una pronuncia, per il ricorso sommario i tempi dovrebbero essere più rapidi.
“Su Ema io non voglio mollare”, ha dichiarato il sindaco di Milano Giuseppe Sala aggiungendo che ogni giorno “aumentano i dubbi sulla proposta olandese”. “Ci credo ancora molto” ha aggiunto Sala, ribadendo che “non è il momento di lamentarci o frignare, ma di combattere”.
Intanto però in Olanda si continua a lavorare per lo spostamento di Ema da Londra. In occasione di una sessione straordinaria del Cda dell’Agenzia, le autorità olandesi hanno comunicato tempi e modalità del trasferimento di tutto il personale.
Dalla riunione è emerso che tale trasferimento sarà completato presso il nuovo edificio permanente solo a metà novembre 2019. Nel frattempo, entro marzo 2019 – data entro la quale il Regno Unito si ritirerà dall’UE – il personale dell’Agenzia sarà stato spostato gradualmente nell’edificio Spark.
Tale sistemazione, rinnovata in linea con i requisiti Ema, sarà disponibile il 1° gennaio 2019, come sede provvisoria necessaria a garantire la continuità operativa dell’Agenzia. Le autorità olandesi, inoltre, si sono impegnate a creare locali completamente nuovi e su misura per l’Ema nel distretto commerciale Zuidas. Il Cda è stato aggiornato sui progressi compiuti in merito alle sedi temporanee dell’Ema, che si trovano nella zona di Sloterdijk ad Amsterdam.
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