I medici avrebbero effettuato accertamenti dopo la denuncia. Gli esami medici cui è stata sottoposta avrebbero effettivamente evidenziato tracce del trauma subito.
Un presunto episodio di violenza sessuale si sarebbe verificato all’ospedale di Macerata: qui una donna di 30 anni avrebbe denunciato di essere stata violentata da un infermiere.
Attualmente, sul caso sta indagando la squadra mobile, diretta da Maria Raffaella Abbate, che dopo una serie di accertamenti ha individuato l’uomo.
Il presunto violentatore sarebbe un 40enne. L’infermiere, nel corso di un interrogatorio informale avrebbe negato ogni addebito, facendo capire che la giovane era consenziente. Una circostanza tutta da verificare.
La 30enne, invece, che era ricoverata in ospedale, ha riferito di essere stata oggetto da subito delle attenzioni dell’uomo.
L’infermiere, una sera, l’avrebbe convinta a seguirlo in una stanza inutilizzata del reparto.
Qui l’ha costretta a un rapporto sessuale contro la sua volontà.
Dopo aver denunciato di essere stata violentata da un infermiere del nosocomio nel quale era ricoverata, la donna sarebbe stata sottoposta a visita medica specifica.
Ebbene, i sanitari avrebbero riscontrato evidenti tracce dello stupro. Un elemento che arriva come un macigno
Nel frattempo, si apprende che la direzione ospedaliera del nosocomio di Macerata, ha immediatamente allertato la squadra mobile.
L’uomo dovrebbe essere interrogato nelle prossime ore dal magistrato, alla presenza del suo legale.
Contestualmente, le forze dell’ordine – coadiuvate dal personale specializzato per episodi di violenza sessuale – sono impegnate a raccogliere nuove testimonianze fra il personale dell’ospedale.
L’obbiettivo è far luce su una vicenda dai contorni ancora poco chiari, nella quale però, gli esami medici cui la 30enne è stata sottoposta, evidenziano senza ombra di dubbio la violenza subita.
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