Vittime degli episodi di violenza un’infermiera e un medico in servizio rispettivamente presso gli Ospedali San Paolo e Niguarda

Due nuove aggressioni ai danni del personale ospedaliero. Questa volta il teatro delle violenze sono i Pronto soccorso di due strutture sanitarie di Milano, gli Ospedali San Paolo e Niguarda.
A denunciare gli episodi è il Nursind, Sindacato delle Professioni Infermieristiche, che da tempo lamenta la poca sicurezza ed il degrado delle aree adibite all’emergenza urgenza, chiedendo con insistenza alle Amministrazioni di ogni Azienda Ospedaliera di prendere una posizione chiara e netta a difesa dei propri dipendenti vittime di aggressione.
All’ospedale San Paolo, durante il turno di notte, un’infermiera di 36 anni è stata aggredita da un paziente dell’area psichiatrica, riportando gravi contusioni e una prognosi di 12 giorni. Al Niguarda, invece, una paziente ha assalito una dottoressa in servizio, colpendola con un pugno al volto, per poi essere bloccata grazie all’intervento degli infermieri.
“Questi episodi – sottolineano i delegati del Nursind – vengono frettolosamente considerati incidenti ma sono, purtroppo, solo gli ultimi casi di una lunga serie di violenze”. Un fenomeno, quello delle aggressioni, sempre più frequente anche a causa, secondo l’Associazione, di condizioni di lavoro a rischio. “Gli operatori – sottolineano – sono lasciati soli ad affrontare questo problema”.
Il sindacato sollecita pertanto proposte tangibili per prevenire il fenomeno come, ad esempio, il potenziamento numerico delle guardie giurate e l’estensione del servizio di vigilanza, 7 giorni su 7, sulle 24 ore nei locali del Pronto Soccorso e nell’area triage. Fondamentale anche sollecitare il Prefetto affinché i turni del posto di Polizia non restino mai scoperti.

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