Sono stati assolti i tre medici che non si erano accorti di una trombo-embolia che ha portato alla morte di una paziente. I tre erano a processo dal 2014
Assolti i tre medici di Medicina Interna A dell’ospedale Maggiore di Bologna dall’accusa di omicidio colposo.
I tre erano a processo dal 2014 per la morte di una paziente di 78 anni, Liliana Lombardi, avvenuta il 22 luglio 2011.
L’inchiesta era partita da una denuncia dei familiari della paziente, che sono stati poi risarciti e non si sono costituiti parte civile.
Il fatto
La donna, a seguito di una caduta, era stata ricoverata alcuni giorni prima presso il nosocomio bolognese.
Secondo l’accusa, i tre medici che l’avevano visitata non si erano accorti della patolgia che ha provocato la morte della paziente.
I consulenti medico legali del Pm, Mario Pini e Emanuela Segreto, hanno accertato che la donna era affetta da una “trombo-embolia polmonare acuta bilaterale massiva secondaria a flebo-trombosi della vena femorale destra”.
Ma, secondo gli stessi consulenti, non era possibile affermare con certezza che si sarebbe potuto evitare il decesso della paziente.
Questo perché l’embolia era in uno stato di gravità avanzata ed era presente un ematoma subdurale acuto, che non avrebbe consentito un trattamento farmacologico con eparina.
Tuttavia, concludevano i medici legali, la condotta dei tre medici che hanno visitato la paziente il 19, 20, 21 e 22 luglio avrebbe “rivestito un ruolo causale concorrente sinergico nel determinismo dell’exitus”.
Se si fosse effettuata una precoce diagnosi di tromboembolia polmonare, del tutto possibile nel caso in esame, la paziente avrebbe avuto maggiori probabilità di sopravvivenza, anche se non quantificabili.
Il processo
Inizialmente furono indagati anche altri tre medici, poi le loro posizioni furono stralciate.
Il giudizio era stato chiesto dal Pm Beatrice Ronchi. I tre medici sono assistiti dall’avv. Sabrina Di Giampietro (in un caso, insieme all’avv. Pietro Giampaolo).
Durante il processo anche il pm d’udienza ha concluso chiedendo che venissero assolti i tre medici imputati.
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