Una sentenza della Cassazione ha fornito precisazioni sulla custodia cautelare nel caso di un avvocato che truffa il cliente

Se un avvocato che truffa il cliente costituisce, con le sue azioni, un pericolo concreto e attuale di reiterare lo stesso reato, può scattare la misura cautelare?
Secondo la Corte di Cassazione che si è recentemente espressa sul tema fornendo specifiche anche sui presupposti di applicabilità della misura cautelare della custodia in carcere, sì.
Con la sentenza numero 29519/2017 del 13 giugno, i giudici hanno infatti ribadito l’orientamento consolidato in materia, il quale detta con una certa chiarezza i criteri con i quali il giudice deve valutare il concreto e attuale pericolo di recidiva.
Nello specifico, la concretezza del pericolo – nel caso ad esempio di un avvocato che truffa il cliente -postula che il pericolo di reiterazione del reato non possa essere semplicemente ipotizzato in astratto, ma debba essere valutato considerando elementi di fatto esistenti.
È bene quindi ricordare che il giudice deve valutare il concreto e attuale pericolo di recidiva. Concretezza e attualità, quindi, sono due elementi fondamentali per l’utilizzo di questa misura cautelare coercitiva.
Nel caso di specie preso in esame dai giudici, è stato avvalorato il percorso argomentativo seguito dal Tribunale del riesame che sostanzialmente confermava l’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere a un avvocato.
Questi, era accusato di truffa aggravata continuata, di falso in atto pubblico aggravato e di autoriciclaggio.
L’avvocato, nel caso di specie, era stato accusato di aver intascato oltre la metà del risarcimento che spettava alla propria cliente in seguito a un sinistro stradale che le era occorso. Il legale, dopo averle mostrato una sentenza falsificata nella parte relativa alla liquidazione dei danni, si era impossessato indebitamente del denaro.
Per gli Ermellini, dunque, il pericolo concreto e attuale di recidiva per l’avvocato che truffa il cliente era qui integrato nel caso di specie dalla professionalità nella condotta truffaldina, ma soprattutto dall’abuso del rapporto di fiducia della cliente. Due circostanze che, secondo i giudici, sono idonee ad escludere che si trattasse di un comportamento di tipo occasionale. Altra circostanza che ha condotto i giudici a tale valutazione è stato il rilevamento di numerose pratiche di sinistri presso il Fondo di garanzia per le vittime della strada a nome dell’avvocato: le pratiche in questione, inoltre, avevano caratteristiche simili a quello alla base del processo.
Alla luce di tali considerazioni, il comportamento tenuto dal legale manca del criterio di occasionalità, il quale sarebbe bastato per far venir meno la custodia cautelare. Essendo però il pericolo di recidiva concreto, per la Corte di Cassazione l’avvocato deve restare in carcere.
 
Hai avuto un problema analogo e vuoi essere risarcito? Scrivi per una consulenza gratuita a redazione@responsabilecivile.it o telefona al numero 3927945623 
 
LEGGI ANCHE:
RESPONSABILITÀ DELL’AVVOCATO, RISARCIMENTO SOLO CON PROVA CHE LA CAUSA SI SAREBBE VINTA

- Annuncio pubblicitario -

1 commento

  1. MEMORIE STORICHE
    Di Antonio
    PROFESSIONE: Militare in servizio permanente,
    All’attenzione del giudice; xxxxxxxxxxxxx
    L’avvocato, d’accordo con la mia ex moglie, mi hanno fregato per bene
    Di seguito, sono riportati dei passaggi, che saranno, dove potuto, correlati di allegati.
    Che possano comunque dare segno di tracciabilità, e rendere la lettura dello stesso comprensibile.
    Dal 2006 al 2008 sono stato impiegato in teatro operativo AFGHANISTAN, rientravo in Italia dalla missione nel 2008 una delle tante campagne fatte, premettendo che queste missioni di pace, non sono una passeggiata di salute, viste le molte perdite che L’ITALIA ha subito, queste uscite mi portavano a retribuzioni notevoli, dandomi modo di poter affrontare l’acquisto dell’attività’ di seguito riportata.
    Premettendo ché in fase di acquisto dell’attività, eravamo già separati, ma non legalmente, nonostante tutto, mi sono fidato, per creare un futuro soprattutto per mia figlia.
    Creata l’attività, mettendoci l’anima nel far crescere l’azienda, dedicando le mie ore libere, fuori dal mio lavoro primario, l’azienda cresceva, e avendo bisogno di altre braccia, venivano assunti dei dipendenti, dove tutt’ora vi continuano a lavorare.
    Il vero calvario, e cominciato, quando il sottoscritto, non serviva più, il più grosso dei debiti iniziali si è pagato, come le cambiali da 2000€ al mese, ben 70 cambiali, ma rimaneva la mia busta paga ancora con dei debiti, ormai l’attività viaggiava alla grande, un bel fatturato alla fine dell’anno, quattro dipendenti, e l’arrivo di un nuovo compagno per
    Da qui, comincia la separazione legale, ed entra in merito lo studio. Del Secco, che si occupa di tutta la separazione,
    (premetto, ché ho conosciuto solo ed esclusivamente uno dei due avvocati )
    Preparata la documentazione necessaria, compresa la mia busta paga, oberata di debiti, mi presentava l’omologa di separazione con delle condizioni, dove la mia paga mensile non poteva bastare, alche chiedevo spiegazioni in merito, e chiedevo come dovevo tutelarmi sotto questo aspetto economico, visto che avevo investito nell’attività, 40,000 euro in titoli a garanzia intestati a mio nome, come garanzia dei mutui per la stessa attività, ed altri soldi versati alla parte venditrice, chiesi che fosse fatta una scrittura privata, la stessa venisse divisa al 50% in maniera equa, non venni preso nemmeno in considerazione da parte dell’avvocato, la stessa, non mostrava nessun interesse nel tutelarmi, al contrario si comportava in maniera molto amichevole con la mia ex moglie.
    Al momento che mi fu presentata una nuova omologa, portavo una mia scrittura privata, dove veniva ripartito il tutto al 50 %, la scrittura serviva esclusivamente a pagare i debiti restanti nella mia busta paga, prima si oppose alla firma della scrittura, ma dopo una breve chiacchierata con l’avvocato, decise di firmare la scrittura, l’avvocato si sarebbe occupato della registrazione della scrittura, e che comunque avrei continuato a coadiuvare nella stessa attività, e venne scritto anche nella stessa omologa, la stessa scrittura privata non e mai stata registrata, era servita solo per raggirarmi, ma nonostante questo sono subentrate minacce da parte della mia ex moglie , che mi avrebbe portato via mia figlia, mi rendo conto solo ora che l’egoismo del dio denaro comanda su tutto, dopo l’udienza in tribunale con sentenza di separazione, sono stato calunniato, diffamato, e dovevo andare via dall’attività, la mia presenza non era più gradita, mi sono ritrovato con i debiti, tornando dall’avvocato, per capire e tutelarmi da quanto accaduto, ebbi risposta negativa, che lo studio non poteva seguire più il nostro caso, e che dovevo pagare la fattura della separazione, profano nella materia, sono stato uno sciocco a fidarmi anche dell’avvocato, proprio l’avvocato che in combutta con la mia ex, sono stati bravi e mi hanno fregato per bene, tra l’altro, avendo scritto anche all’ordine degli avvocati, al presidente dell’ordine degli avvocati , inviando anche una parte di documentazione in merito, nel frattempo, la mia ex moglie cambiava avvocato dove tutt’ora ricevo pressioni anche da questo suo nuovo legale, non rimaneva altro da fare che ripartire in missione, per tamponare e pagare i debiti in busta paga, ma avevo bisogno del passaporto di servizio, per andare in missione, e serviva il consenso della mia ex , avendo una figlia minore, a tuttora la stessa, non mi ha mai firmato il rinnovo del passaporto di servizio, creandomi un notevole disagio nel tempo, sia di carriera, sia economico, visto che le spese aumentano.
    Cerco di sopravvivere, grazie alla mia divisa, che mi ha dato sempre da mangiare, e ché mi hanno insegnato che non si sputa nel piatto dove si mangia, nel frattempo lei fa la bella vita da signora, sputando nel piatto dove tutt’ora mangia, con i tanti sacrifici fatti dal sottoscritto, rinnovandosi la casa, parrucchiere, ed in seguito ad un incidente automobilistico, cambiava l’auto a distanza di 5 giorni, foto in allegato, con tutta la buona volontà, di pagare tutto e tutti, pur di mettere a tacere tante discriminazioni, diffamazioni, e calunnie subite, non riesco comunque a trovare uno spiraglio, questa situazione sta creando dei forti disagi con mia figlia. Tra l’altro mi rimane difficile far fronte a spese legali, non posso permettermi più di tanto.
    Sperando che si possa trovare una equa soluzione, rimango a sua disposizione.
    ____________________________________________________________________________________________________
    questa e la lettera chiaramente modificata senza nomi, per privacy,
    parlato con il presidente, che mi ha consigliato di trovare prima una soluzione alle mie finanze, e che se volevo fare un eventuale esposto, devo scrivere alla sede centrale della toscana, perchè venga riunita una commissione esterna dal foro dove avvenuta l’udienza.
    cerco ancora di capire come superare questo problema. visti i tempi che vanno per le lunghe, e nel frattempo i debiti aumentano.
    esiste una possibilità di punire questi avvocati????
    un saluto cordiale
    slyder72@live.com

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui