Il chirurgo italiano assolto era accusato della morte di tre pazienti sui quali aveva effettuato un trapianto di trachea sintetica
È Paolo Macchiarini il chirurgo italiano assolto in Svezia per la morte di tre pazienti.
I procuratori svedesi hanno infatti concluso con un abbandono l’inchiesta sul chirurgo non essendo emersa nessuna prova contro di lui in relazione al decesso dei tre pazienti.
Il professionista è noto per essere una star della chirurgia mondiale grazie ai suoi trapianti di trachea.
Per quel che concerne l’assoluzione che lo ha riguardato in Svezia, Macchiarini era stato assunto dal Karolinska Institute e dal Karolinska Hospital nel 2010.
Tra il 2011 e il 2012, il chirurgo italiano assolto aveva effettuato su tre pazienti un trapianto di trachea sintetica rivestita di cellule staminali.
Purtroppo, però, tutti e tre i pazienti sono deceduti dopo gli interventi chirurgici.
Il chirurgo italiano assolto si è sempre dichiarato innocente, negando con fermezza qualsiasi responsabilità professionale nelle morti dei pazienti.
La procura svedese ha quindi aperto un’inchiesta sul chirurgo per fare chiarezza su quanto accaduto.
Il sospetto degli inquirenti svedesi era che una sua grave negligenza potesse aver determinato la morte dei pazienti. Peraltro, nel paese, la notizia aveva ricevuto ampio risalto sulla stampa svedese.
“Non siamo stati in grado di dimostrare che ci sarebbe stato un risultato migliore con un altro approccio terapeutico”, ha dichiarato giovedì scorso il pubblico ministero Jennie Nordin.
L’avvocato di Macchiarini, Bjorn Hurtig, ha dichiarato che il suo cliente era “felice e soddisfatto” per la decisione del procuratore.
L’indagine ha scatenato polemiche riguardanti l’Istituto Karolinska, che assegna il Premio Nobel per la Medicina.
Nel 2016, infatti, il governo aveva licenziato il board del Karolinska dopo che era emersa negligenza nell’assunzione di Macchiarini. Il chirurgo era anche stato licenziato dal Karolinska nel marzo del 2016.
In passato, Macchiarini è stato anche assolto, in Italia, dal reato di truffa e tentata truffa.
All’epoca, secondo l’accusa, Macchiarini aveva ingannato i pazienti, prospettando loro tempi d’attesa più lunghi rispetto a quelli reali per indurli a farsi operare presso strutture private con costi molto elevati.
Anche in quel caso però, era stato assolto e le accuse erano cadute.
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