Aperta un’inchiesta sulla morte di una donna di 32 anni, deceduta all’ospedale di Catanzaro per cause tutte ancora da chiarire

Due giorni di febbre alta, poi dissenteria, con un’evidente spossatezza. Quindi, all’improvviso, la morte. E’ il tragico destino di una donna di 32 anni, madre di due bambini, deceduta giovedì scorso all’ospedale di Catanzaro.
I familiari, per fare chiarezza sull’accaduto, hanno presentato una denuncia presso la Questura del capoluogo di provincia calabrese. In particolare vogliono capire se vi siano state eventuali responsabilità o negligenze nella macchina dei soccorsi.
La ragazza sarebbe stata seguita dal medico di guardia e dal medico curante. Inizialmente tutto sarebbe stato trattato come un semplice influenza. Sarebbe stato proprio il dottore di famiglia, secondo quanto riporta il Quotidiano del Sud, a rendersi conto della gravità delle condizioni della paziente, allertando il 118. Ma nonostante il trasferimento in ospedale, poco dopo è sopraggiunto il decesso.

Per comprendere le cause della morte, la magistratura ha disposto lo svolgimento dell’autopsia.

La Procura, proprio in vista degli accertamenti medico legali, ha iscritto nel registro degli indagati i due camici bianchi che avevano assistito la giovane. L’ipotesi di reato contestata è di omicidio colposo e responsabilità colposa per morte in ambito sanitario
L’esame necroscopico, tuttavia, nonostante il conferimento dell’incarico ai periti, non ha ancora avuto luogo ma è stato rinviato di almeno 48 ore. Una decisione assunta dopo che l’avvocato dei parenti della vittima ha chiesto di accertare anche la posizione del personale del 118.
Nella mattinata del decesso, infatti, la sala operativa avrebbe rifiutato la richiesta di invio di un’ambulanza per il soccorso. Ciò in quanto un’influenza non ne avrebbe giustificato l’intervento. Il sostituto procuratore titolare delle indagini, dovrà, quindi, verificare il contenuto della chiamata di emergenza e accertare se il comportamento del personale della sala operativa sia stato regolare. Il rinvio dell’esame autoptico potrebbe essere motivato proprio dall’ipotesi che vengano spiccati dei nuovi avvisi di garanzia.
 
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