Di cosa parliamo quando trattiamo di EEG quantitativo e perché tale tecnica è così importante per effettuare diagnosi dei disturbi mentali

L’obiettivo della neuroscienza è quello di comprendere il funzionamento del sistema nervoso.

Questa disciplina cerca di tradurre come sia organizzato il cervello a livello funzionale e strutturale.

Negli ultimi anni gli studi di neuroscienza sono andati oltre, non si vuole solo sapere come funziona il cervello, ma anche le ripercussioni che il suo funzionamento ha sul nostro comportamento, sui nostri pensieri ed emozioni.

L’elettroencefalogramma quantitativo è stato introdotto trenta anni fa da Roy John e Thatcher che delinearono la modalità per effettuare diagnosi dei disturbi mentali attraverso tecniche EEG.

L’ EEG Quantitativo permette di vedere i cambiamenti dinamici che hanno luogo nel cervello durante compiti cognitivi, questo nuovo approccio può essere usato per determinare quali aree del cervello sono impegnate e se funzionano in maniera: deficitaria, normale, iperattiva.

Ad esempio, in un cervello con funzionamento lento, le aree cerebrali coinvolte all’attenzione manifestano difficoltà a mantenersi attive, attraverso QEEG si può individuare in quale aree intervenire eseguendo l’addestramento per fornire aiuto e far sì che il soggetto abbia risultati nell’attenzione migliori.

Attraverso QEEG possiamo dimostrare la presenza di ansia, depressione, disturbo ossessivo compulsivo in bambini, adolescenti e adulti.

Importante è la valutazione del SMR che , se basso, indica rapporto mente-corpo non armonico e scarse capacità empatiche, quanto detto sono da considerare degli indicatori importantissimi per la pericolosità sociale, suddetta valutazione è altamente più attendibile dei test psicodiagnostici, inoltre, con QEEG abbiamo delle corrette indicazioni su bambini che hanno subito maltrattamenti e abusi.

Inoltre è importante dire che il QEEG è un sistema diagnostico in grado di soddisfare i rigidi “ criteri DAUBERT” criteri accettati dai tribunali USA, atti a fornire elementi di prova scientificamente validi, tanto che, recentemente lo stato della Florida non ha eseguito una condanna a morte proprio in virtù della dimostrazione scientifica di grave disfunzionale del detenuto del lobo frontale, dimostrando che non poteva essere l’autore degli omicidi che gli si attribuivano.

Nel campo giuridico l’utilizzo dei riscontri del QEEG può fornire dati maggiormente più attendibili dei test psicodiagnostici fino ad oggi utilizzati.

Attraverso il QEEG si avrà un vero profilo di chi viene incriminato per violenza domestica, stalker, ed altro riuscendo ad abbattere le false o meglio strumentali denunce.

 

 

 

Dott.ssa Maria Bernabeo

Pres. Associazione Help Family

(Psicologa forense)

 

 

 

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