Avvisi di garanzia nel salernitano per un primario, due medici e un giovane studente in medicina per esercizio abusivo in concorso di attività medica

Quattro persone sono state iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Nocera Inferiore per un episodio risalente all’agosto del 2016. L’accusa nei loro confronti è di esercizio abusivo in concorso di attività medica.

Si tratta dell’ex responsabile del Pronto soccorso dell’Ospedale Umberto I, di due medici in servizio presso lo stesso reparto e di uno studente di medicina. Quest’ultimo e uno dei due camici bianchi rispondono anche dell’accusa di falso in atto pubblico.

L’inchiesta aveva preso le mosse da un controllo effettuato dal dirigente che all’epoca sostituiva il direttore sanitario. L’uomo, durante la notte, era stato avvertito telefonicamente che qualcuno stava rilasciando certificati di accettazione e dimissione a nome del primario, che era in ferie.

Le verifiche portarono ad appurare la presenza di un ragazzo, studente in medicina, che disponeva delle credenziali di accesso del primario al sistema informatico dell’Ospedale.

Altri due medici del pronto soccorso, inoltre, vennero identificati e finirono nei guai in quanto non avevano segnalato la presenza del giovane.

Questi, pur non avendo alcuna abilitazione all’esercizio della professione medica, avrebbe perfino modificato alcuni referti ospedalieri. Il primario e gli altri due sanitari coinvolti ne erano a conoscenza.

L’Asl aveva immediatamente costituito una commissione d’inchiesta interna per appurare l’accaduto. La vicenda era costata al primario la sospensione dal suo incarico presso il nosocomio nocerino e il suo successivo trasferimento presso un’altra struttura.

Parallelamente anche la Procura aveva avviato un’indagine, sulla base della relazione di servizio del sostituto direttore sanitario. L’attività degli inquirenti si è quindi chiusa nelle scorse ore con la firma degli avvisi di garanzia da parte del Sostituto Procuratore.

Dopo l’avviso di conclusione indagini, i quattro indagati potranno presentare le loro memorie difensive. Successivamente spetterà al magistrato valutare se procedere o meno con il rinvio  a giudizio.

 

 

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