Una sentenza della Cassazione si è espressa sul mancato rispetto della precedenza e sulle implicazioni in caso di incidente stradale

Il mancato rispetto della precedenza a un incrocio da parte del conducente di un veicolo, laddove causi un incidente stradale, conferisce allo stesso la piena responsabilità del sinistro?
Per la Corte d’Appello di Milano, per il mancato rispetto della precedenza in caso di incidente, occorre escludere la corresponsabilità.
Questo perché l’incontro di due veicoli a un incrocio rappresenta già di per sé una situazione particolarmente pericolosa per la viabilità, nella quale la condotta del conducente che ha l’obbligo di concedere la precedenza all’altro, deve essere valutata in modo particolarmente stringente. Per queste ragioni non c’è la presunzione di corresponsabilità del danno ai sensi dell’art. 2054 del codice civile.
A stabilirlo è la sentenza n. 988/2017 emessa dalla stessa Corte d’Appello di Milano, che si è pronunciata sulla vicenda che ha visto coinvolti due conducenti, uno alla guida di un motociclo, l’altro di un’automobile, entrambi vittime di un incidente stradale.
Il conducente del ciclomotore voleva ottenere il risarcimento dalla compagnia assicuratrice, ma era stato ritenuto responsabile in primo grado dell’incidente in via esclusiva a causa del mancato rispetto della precedenza. Da qui aveva deciso di impugnare la sentenza, sostenendo che il giudice a quo non avrebbe valutato l’alta velocità dell’altro veicolo coinvolto omettendo, pertanto, di applicare la presunzione ex art. 2054 del codice civile.
La norma pone una presunzione di corresponsabilità laddove stabilisce che in caso di scontro tra veicoli si presume che ciascuno dei conducenti abbia concorso ugualmente a produrre il danno subito dai singoli veicoli, fino a prova contraria, ossia salvo che non si provi la colpa esclusiva dell’altro.
Nel caso preso in esame dai giudici, anche la Corte d’Appello ha ritenuto di dover rigettare la domanda del conducente, alla luce delle prove raccolte. Questo in quanto, se da un lato l’articolo 2054 del Codice civile pone la presunzione di colpa paritetica sui due conducenti coinvolti nel sinistro, il riconoscimento della colpa nella causa dell’incidente in capo a uno dei due conducenti coinvolti, esonera l’altro dalla presunzione liberandolo da ogni onere risarcitorio.
I giudici hanno sottolineato che, al conducente che proviene da un luogo privato e si immette nel flusso della circolazione, è imposto l’obbligo di prestare la massima attenzione, obbligo che costituisce un quid pluris rispetto a quello di non rendere pericolosa la circolazione.
Pertanto, nel caso di specie esaminato dai giudici, gli stessi hanno stabilito che i danni dovevano essere risarciti dal conducente del ciclomotore che non ha dato la precedenza.
 
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