Dall’indagine sull’uomo morto in stazione per il ritardo dei soccorsi emerge che due mezzi di soccorso erano disponibili ma non sono intervenuti

Lo scorso 3 agosto un uomo è morto in stazione per il ritardo dei soccorsi.
Succede a Napoli alla stazione Centrale dove Mario D’Aiello 42 anni, affetto da talassemia, mentre aspetta un amico si sente male. Cade a terra e vomita sangue, vengono chiamati i soccorsi ma l’ambulanza arriva solo 31 minuti dopo.
Il governatore De Luca ha chiesto di far chiarezza sull’accaduto. Avviata un’indagine condotta dal direttore regionale della Salute Postiglione, dal direttore dell’Asl 1 Forlenza e dal direttore del Cardarelli, Verdoliva, a cui fa capo il 118.
Aperta anche un’indagine dalla Procura, guidata dal Pm Stefani Buda, che chiarirà le responsabilità penali sul caso dell’uomo morto in stazione.

Le indagini in corso confermerebbero la responsabilità degli operatori presenti alla centrale operativa del 118.

Dalle registrazioni emerge con chiarezza, spiega il direttore del 118 Galano che “tutti gli operatori in servizio intervenuti nella gestione dell’evento hanno affermato che nella fascia oraria dalle 21,02 alle 21,21 del 3 agosto non era possibile inviare ambulanze in quanto le 13 postazioni attive erano impegnate in altri interventi”.
Due postazioni, Loreto Crispi e Scampia, erano però disponibili. Disponibilità facilmente rilevabile dal sistema informatico della centrale operativa accessibile a tutti gli operatori
I quattro operatori presenti alla centrale operativa del 118 durante l’accaduto hanno “disatteso le linee guida sull’operatività del servizio”. Per via delle “gravi responsabilità” nei fatti in esami, è scattato nei loro confronti un procedimento disciplinare.
Una commissione di disciplina interna dovrà ora stabilire entro 120 giorni le sanzioni da infliggere ai quattro operatori. Sanzioni che vanno dalla censura, alla sospensione fino al licenziamento.
Galano, fa sapere di aver “intimato al presidente della Croce rossa di sospendere temporaneamente il medico di turno”, in attesa di accertare anche le sue responsabilità per l’uomo morto in stazione.
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