Una sentenza sui turni massacranti di lavoro che farà giurisprudenza: oltre 200 sanitari risarciti per il mancato riposo

La Cassazione ribalta tutti i no dei primi due gradi di giudizio. A duecentosei, tra medici ed altre categorie del comparto sanità, assunte dall’Asl1 di Massa Carrara, è stato riconosciuto il diritto a godere del riposo compensativo. Lo ha deciso la Corte di Cassazione. La mancata fruizione di questo diritto, ha stabilito il giudice, comporta anche la corresponsione di un risarcimento per il danno subito. Sarà quantificato dalla Corte d’Appello di Genova a cui, la stessa Cassazione, ha rimandato tutto l’incartamento. E trattandosi di oltre 200 dipendenti, per le casse della Asl1 di Massa Carrara, potrebbe trattarsi di un esborso davvero oneroso, dell’ordine di qualche milione di euro.
La Cassazione quindi, come riportato da “il Tirreno”, ha riconosciuto il diritto al risarcimento del danno subito per la mancata fruizione del riposo. Dovrà quindi essere rivista anche l’organizzazione del lavoro nella Asl di Massa Carrara. Quella attuale ha infatti cagionato, ai suoi dipendenti,  un accumulo di stress, dovuto a turni massacranti. Per questo i ricorrenti avevano sollecitato la “maggiorazione prevista per il lavoro straordinario” per aver lavorato nei giorni successivi a quelli del mancato riposo compensativo che, ed in questo la sentenza è destinata a fare giurisprudenza, deve essere garantito in ogni caso dall’azienda. Sempre. Si tratta infatti di un “diritto indisponibile, riconosciuto dalla Carta Costituzionale oltre che dall’articolo 5 della direttiva Comunitaria 2003/88”.
L’avvocato Claudio Lalli, sta ora  predisponendo le richieste di risarcimento da presentare alla Corte d’appello di Genova. La causa è stata intentata nel 2007, ma prende in considerazione anche i cinque anni precedenti. Da qui la sensazione che, per l’Asl1 di Massa Carrara, il conto da pagare per i turni massacranti di lavoro sarà particolarmente salato.
 
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