Eventuali norme tacitamente approvate con il comportamento di tutti i condomini, in violazione del regolamento condominiale, non sono da ritenersi valide ed efficaci
Avevano occupato “con oggetti di loro proprietà esclusiva” e in spregio a quanto previsto dal regolamento condominiale “varie porzioni di proprietà comune”. A fronte di tale comportamento alcuni residenti di un condominio erano stati chiamati in giudizio da altri condomini per violazione del regolamento condominiale.
Il Tribunale di Trento con sentenza n. 904/2017 ha ritenuto di accogliere le doglianze degli attori, in quanto fondate. Gli accertamenti svolti in corso di causa, infatti, avevano evidenziato una serie di irregolarità.
I convenuti, nello specifico, utilizzavano come parcheggio il cortile interno del piano terra; occupavano “con scaffalature e altri oggetti le corsie di manovra di accesso ai box e garage, il vano scale e una bocca di lupo”; occupavano “l’aiuola del cortile del piano terra con un condizionatore e un’insegna”.
Tali condotte, secondo il Giudice, erano in aperto contrasto con quanto stabilito dal regolamento di condominio.
Questo stabiliva espressamente il divieto di occupare gli spazi comuni e di parcheggiarvi veicoli.
Il Tribunale ha precisato, inoltre, che il regolamento avrebbe potuto essere modificato solo mediante una nuova e diversa pattuizione in forma scritta. Eventuali norme contrarie al regolamento, tacitamente approvate con il comportamento di tutti i condomini, non erano da ritenersi valide ed efficaci.
In base a tali considerazioni, i condomini convenuti sono stati condannati “a rimuovere i beni di loro proprietà” dalle zone comuni illegittimamente occupate. Il Giudice, inoltre, ha intimato loro di rimuovere il condizionatore e l’insegna dall’aiuola e di non utilizzare come parcheggio il cortile sito al pianterreno.
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