Si chiude dopo 13 anni la vicenda giudiziaria di un medico, accusato da una sua paziente di abusi sessuali compiuti durante la visita in ambulatorio. Il professionista è stato assolto.
È stato assolto dalle accuse di abusi sessuali durante la visita medica un sanitario del pronto soccorso dell’azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.
Ci sono voluti ben 13 anni prima che si facesse chiarezza su una vicenda molto controversa.
Il medico era stato accusato di abusi sessuali durante una visita ambulatoriale. Questa era stata effettuata nel 2005 proprio nel pronto soccorso del nosocomio salernitano su una giovane di 17 anni.
La sentenza è stata emessa ieri pomeriggio dai giudici della Corte di appello di Salerno che hanno ribaltato il verdetto di primo grado.
Questo aveva infatti condannato il professionista (difeso dagli avvocati Silverio Sica e Carlo Taormina) a due anni con pena sospesa.
Grande soddisfazione è stata espressa dai difensori che hanno dimostrato il corretto comportamento professionale del medico durante una visita per una sospetta colica addominale.
Quel giorno la 17enne si era recata in ospedale proprio a causa di fortissimi dolori. Ma dopo la visita, si era recata alla polizia per sporgere querela contro il medico in servizio al reparto di medicina d’urgenza.
Non solo. Aveva anche denunciato di aver trovato un bigliettino con il numero di cellulare dell’uomo, corredato di invito per una serata galante e della promessa di 500 euro in contanti come “regalo”. Poi ha riportato i presunti abusi, consistiti in palpeggiamenti che, a suo avviso, erano scesi troppo verso le sue parti intime durante la vista ambulatoriale in ospedale.
Nel corso del dibattimento in Appello è stato sentito un perito. Questi ha spiegato che la manovra adoperata dal medico era consentita e prevista dal protocollo.
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