Novità su ruolo unico e assistenza notturna, ma i sindacati restando scettici

La Sisac, Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati, ha definito la nuova bozza della Convenzione della medicina generale elaborata negli ultimi mesi sulla base del lavoro svolto con i sindacati mediante tavoli separati. Le principali novità riguardano il ruolo unico e la guardia medica. Per quanto riguarda la definizione del ruolo professionale scompare la parola “parasubordinazione”, mentre c’è una riaffermazione più chiara della libera professione. Il nuovo testo prevede, inoltre, la costituzione di un Tavolo di consultazione nazionale con le organizzazioni sindacali firmatarie che si riunisce almeno una volta l’anno, al fine di operare un confronto su assetto organizzativo dei servizi territoriali, le principali attività degli stessi servizi, nonchè la dimensione economico-finanziaria della loro gestione.

Quanto al sistema di emergenza urgenza la bozza conferma l’apertura degli studi dalle 8.00 alle 20.00, mentre in merito all’assistenza notturna, richiamando un Accordo Stato Regioni del 2013 si lasciano all’Azienda tre opzioni: l’attivazione della Centrale Unica per la ricezione delle richieste da parte dei cittadini per le cure non urgenti; l’attivazione di un ambulatorio di continuità assistenziale h24 gestito da medici di cure primarie ad attività oraria, integrati, ove necessario, con personale infermieristico, e ubicato, a seconda delle esigenze territoriali, presso una sede propria o in prossimità di un DEA di I° o II° livello; l’attivazione del servizio di continuità assistenziale realizzato con i medici di cure primarie ad attività oraria, organizzato per fasce orarie che consentano una maggiore copertura del territorio in orario diurno e una ridotta presenza nell’orario notturno avanzato, dalle 24.00 alle 8.00, anche in funzione della necessaria integrazione con la rete degli studi di medicina generale per la copertura h24, disciplinato con protocolli condivisi con il sistema di emergenza-urgenza 118.

Le prime reazioni dei sindacati, tuttavia, non sono positive.  La Fimmg, in particolare, sottolinea come la bozza non apra alle proprie richieste. “Sul ricambio generazionale che è la prima emergenza della categoria non abbiamo visto nulla”, ha affermato a Quotidiano Sanità il segretario nazionale Silvestro Scotti che non nasconde i propri dubbi anche per quanto riguarda l’assistenza notturna. “Prevedere ambulatori h24 del genere va contro l’obiettivo del trasferimento fiduciario previsto dal ruolo unico dei medici a scelta e quelli a prestazione oraria”.

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