Poco prima di un intervento chirurgico, un paziente ha deciso di non farsi operare avendo notato una anestesista donna nell’équipe

Sembra incredibile ma, nel 2017, in Italia, c’è ancora chi si rifiuta di farsi operare da medici donne. L’incredibile vicenda è avvenuta all’Ospedale San Paolo di Savona, dove un paziente – un settantenne savonese che doveva essere operato per un’ernia inguinale – vedendo la anestesista donna, non ha più voluto subire l’intervento chirurgico al quale stava per sottoporsi.
Era ormai tutto pronto in sala operatoria e lui, il paziente, era nella stanza insieme a sua moglie. All’ultimo momento, il ripensamento. “L’ anestesista donna? Non mi fido”, e la moglie a dargli man forte.
Tra lo sconcerto dei sanitari, che hanno inutilmente cercato di fargli cambiare idea, il paziente ha ribadito il suo netto rifiuto a farsi operare dall’équipe di medici di cui faceva parte anche l’ anestesista donna.
“Non mi opero, firmo e torno a casa”, avrebbe risposto ai tentativi dei medici di convincerlo. E la spiegazione dell’uomo è stata, se possibile, ancora più sconcertante del rifiuto iniziale. “Nulla di personale, ci mancherebbe – ha dichiarato, sostenuto dalla consorte – ma in giro dicono che le anestesiste del San Paolo non sono brave”.
La vicenda è stata segnalata al primario di Anestesia e Rianimazione e coordinatore gestionale dei blocchi operatori degli ospedali di Savona e Cairo, Dr. Brunello Brunetto, il quale non ha nascosto il proprio disappunto per quanto accaduto.
“Per quel che mi riguarda – ha dichiarato – si è trattato di un fatto molto grave. Ci tengo ad affermare che chiunque lavora nel mio gruppo, anestesisti, rianimatori, gode della mia fiducia, senza distinzione di sesso, ed è adeguato al ruolo che è chiamato a svolgere”.
E non è nemmeno esclusa la possibilità di una denuncia.
“Sto riflettendo su una possibile denuncia per diffamazione per il paziente che ha rifiutato l’ anestesista donna, sostenendo che, secondo alcune voci, le donne della mia struttura non sarebbero state brave come i maschi. Un insulto pronunciato davanti a molte persone”, ha dichiarato Brunetto, il quale ha aggiunto di aspettarsi delle scuse che, qualora non dovessero arrivare, potrebbero convincerlo a procedere con la denuncia.
Molto duro anche il commento della sindaca di Savona, Ilaria Caprioglio, che ha dichiarato: “Trovo assurdo che si possa rifiutare un trattamento sanitario a causa di pregiudizi di genere o sulla base di voci infondate. È inaccettabile che non ci si sottoponga alle cure perché la dottoressa è donna”.
E, in effetti, il caso del rifiuto dell’intervento per via della presenza di una anestesista donna ha indignato tutti. Dello stesso tenore, infatti, è stato il commento sulla vicenda da parte del vicepresidente della Regione Liguria nonché assessora regionale alla Sanità, Sonia Viale.
“Voglio esprimere la mia piena solidarietà all’anestesista le cui prestazioni sono state rifiutate da un paziente in quanto donna. Si tratta di un gesto che non può essere accettato. Ancor più grave in questo caso, perché il paziente ha rifiutato le cure”. Viale ha anche infine ribadito la stima e l’apprezzamento “per i professionisti del nostro sistema sanitario regionale che offre prestazioni di altissimo livello”.
 
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