Interrogazione alla Camera sul ritardo dell’avvio della misura prevista dalla Legge di Bilancio. Il Governo: tempi tecnici dovuti alla realizzazione di una piattaforma telematica da parte dell’Inps

Si sbloccherà entro il prossimo mese di maggio il bonus ‘mamma domani’ previsto dall’ultima legge di Bilancio e destinato alle future mamme. La misura, che prevede il contributo una tantum di 800 euro, necessari per le “prime spese” legate alla nascita (esami pre parto, farmaci, passeggino, culla, vestitini, ecc.) sarebbe dovuta partire dal 1° gennaio 2017, ma a quasi tre mesi da tale data non se ne sapeva nulla. “Lei faccia conto che non ci sia” è stata la risposta fornita da un’operatore dell’Inps ha una donna che chiedeva informazioni, secondo quanto riportato da un articolo di Repubblica.
Proprio in seguito a tale articolo la vicenda è approdata in Parlamento con un’interrogazione al Ministro per la Famiglia, Enrico Costa, presentata dalla deputata e vice capogruppo del Pd a Montecitorio, Chiara Gribaudo. In aula, al posto del Ministro, è intervenuto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianclaudio Bressa, che ha fatto il punto della situazione illustrando le cause del ritardo.
La misura del bonus mamme, ha spiegato il sottosegretario, ha richiesto la realizzazione di una nuova piattaforma telematica da parte dell’Inps, che ha necessitato di “adeguati tempi tecnici”. “Va precisato a tal fine che l’Inps ha, da ultimo, fornito rassicurazioni sullo stato di realizzazione della piattaforma telematica per la presentazione delle domande, comunicando che, entro il mese di maggio, tutte le mamme in possesso dei requisiti a partire dal 1° gennaio 2017, secondo lo spirito della norma, potranno presentare domanda di beneficio senza incorrere in nessuna preclusione determinata dai necessari tempi tecnici, per la realizzazione del gestionale informativo. Infatti – ha sottolineato Bressa – come precisato anche dalla circolare n. 39 dell’Inps, i diritti maturati dal 1° gennaio 2017 sono comunque garantiti. Sarà cura dell’Istituto – ha concluso il sottosegretario – divulgare nei tempi più rapidi possibili e nel modo più ampio, anche attraverso il proprio sito Internet, le istruzioni per la presentazione delle domande e le relative modalità”.
“Saremo soddisfatte quando il primo bonus verrà erogato alla prima madre che sarà riuscita a presentare la domanda” – hanno dichiarato le deputate dem Gribaudo e Quartapelle, rispetto ai chiarimenti forniti dal Sottosegretario Bressa – Ci è stato confermato che i bonus saranno erogati a partire dal mese di maggio, e riteniamo che avendolo dichiarato in Parlamento, non dovranno assolutamente esserci ulteriori ritardi da parte di INPS. Se così fosse torneremo a chiedere spiegazioni, che comunque ancora mancano. I tempi tecnici sono legittimi, ma per un ente come INPS quattro mesi per una piattaforma informatica sono decisamente troppi. Su questo e su tanti altri temi abbiamo il dovere di dare delle risposte ai cittadini. Alle mamme di domani serve un aiuto oggi, non certo dopodomani.”

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