Due neoplasie sono state asportate in chirurgia videolaparoscopica e senza lasciare cicatrici all’Ospedale San Bartolomeo di Sarzana: la paziente, 71 anni, sta bene.

È durato circa 4 ore l’intervento in chirurgia videolaparoscopica che ha permesso di asportare due tumori da una donna di 71 anni all’Ospedale San Bartolomeo di Sarzana (La Spezia).

La tecnica utilizzata ha permesso di asportare le due neoplasia senza lasciare alcuna cicatrice e garantendo alla paziente un recupero rapidissimo, un ritorno alla vita normale in tempi record, e un risultato estetico eccellente.

Per questo eccezionale intervento di chirurgia videolaparoscopica è stata impiegata una equipe multidisciplinare delle strutture di Urologia e Ginecologia di Asl5, dirette rispettivamente dai primari Enrico Conti e Giuseppe Nucera.

Il percorso diagnostico preoperatorio ha coinvolto le strutture di Radiologia, Medicina Nucleare, Anatomia Patologica e Oncologia.

Il tutto al fine di definire il miglior percorso per la paziente, nell’ottica di una presa in carico multidisciplinare e globale.

La paziente, una donna di 71 anni affetta da due tumori – dell’utero e del rene – è stata sottoposta a un solo intervento di chirurgia videolaparoscopica. Grazie all’innovativo intervento l’equipe multidisciplinare ha asportato l’utero, il rene e l’uretere.

L’intervento

I chirurghi hanno utilizzato la tecnica videolaparoscopica 3D. Grazie a questa hanno realizzato 3 microincisioni per portare a termine l’intera procedura e rimuovere contemporaneamente gli organi affetti da neoplasie.

Il tutto senza dover praticare alcun ulteriore “taglio di servizio”. Sono solo stati asportati gli organi rimossi per via vaginale.

Una tecnica, questa, che non solo ha garantito enormi vantaggi alla paziente, ma la donna è stata dimessa dopo soli 3 giorni di degenza.

L’intervento ha visto il supporto del Disease Management Team oncologico (Dottori Marco Camilli e Francesco Barillaro) e la collaborazione del patologo Paolo Dessanti che ha guidato la radicalità oncologica dell’intervento attraverso l’esecuzione di esami istologici effettuati durante la seduta operatoria.

Come dichiarato dai primari di Urologia e di Ginecologia/Ostetricia, Enrico Conti e Giuseppe Nucera, “Il successo è nel lavoro di squadra. Non è la prima volta che le strutture di Urologia e Ginecologia collaborano, e questa è l’ennesima dimostrazione di come l’approccio multidisciplinare e il lavoro d’equipe tra specialità diverse tra loro sia ormai una realtà in Asl5. Grazie all’esperienza maturata in chirurgia mini invasiva e all’affiatamento tra le due strutture, il delicato intervento è perfettamente riuscito, con benefici eccezionali per la paziente”.

 

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