Vana la corsa in traghetto della gestante per raggiungere l’ospedale del centro pontino. Il compagno: faremo un esposto

“Faremo un esposto alla magistratura”. Così il compagno di una donna che ha abortito alla settima settimana di gravidanza, nonostante la corsa in traghetto dall’isola di Ponza, dove era stata visitata presso il punto di primo soccorso, a Formia.

In base alla testimonianza resa all’Adnkronos la gestante si sarebbe fatta visitare dalla guardia medica di turno, in seguito a dei malesseri avvertiti martedì scorso dopo il risveglio. Presso il poliambulatorio le sarebbe stato somministrato del Prontogest ma, non disponendo delle apparecchiature necessarie per fare un’ecografia o delle analisi, il personale sanitario le avrebbe consigliato di recarsi a Formia.

La donna racconta, quindi, di essersi imbarcata sul traghetto per raggiungere il nosocomio del centro pontino. Durante il tragitto, però, si sarebbe sentita male e avrebbe perso i sensi più volte. Mentre veniva soccorsa e rianimata da un medico e un’infermiera che si trovavano a bordo, tra i passeggeri, il comandante avrebbe attivato la traversata di emergenza e un carabiniere avrebbe allertato il 118.

Nonostante l’arrivo a Formia in poco più di due ore, la ragazza ha perso il feto.

Il compagno sostiene che da Ponza lo avessero rassicurato che, dopo la somministrazione del prontogest,  la donna poteva fare anche tre ore di mare in traghetto. I dubbi della coppia riguardano il mancato ricorso al 118. Gli sarebbe stato detto che a sette settimane di gravidanza l’elisoccorso non è previsto. Ma il presidente del Sis 118, Mario Balzanelli, contattato dall’Adnkronos ha spiegato che non ci sono limiti normativi alla chiamata dell’elicottero. “E’ a discrezione del medico richiederlo. E comunque dalle isole c’è anche il soccorso con idroambulanza, previsto dal 118 per i casi meno gravi”.

 L’Asl di Latina, invece, ha comunicato in una nota che “in base agli elementi conoscitivi a disposizione, il professionista che si è occupato del caso ha seguito i protocolli da adottare nelle circostanze di cui trattasi”. Sarebbe’ quindi prematuro parlare di malasanità. “Ovviamente – fa sapere la Direzione dell’Azienda sanitaria –  verranno effettuati ulteriori accertamenti anche al fine di sgombrare il campo da possibili equivoci”.

Leggi anche:

RITARDO NEI SOCCORSI, TRE INDAGATI PER OMICIDIO COLPOSO A TORINO

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui