Quattro arresti sono stati effettuati nell’ambito di un’inchiesta su una gara d’appalto per l’affidamento del servizio di elisoccorso

Sono scattate le manette per 4 persone, tra cui un dirigente della Regione Calabria, implicate nel tentativo di truccare una gara d’appalto per il servizio di elisoccorso.

A finire agli arresti domiciliari sono stati, oltre al dirigente regionale, il responsabile della centrale operativa Suem (Servizio urgenza emergenza medica) 118 nonché coordinatore e responsabile del servizio di elisoccorso calabrese e due manager della Babcock mission critical service Italia spa.

Quest’ultima è una azienda specializzata nel soccorso e salvataggio con elicottero.

Tutti e 4 sono finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di concorso in “turbata libertà del procedimento di scelta del contraente”.

I quattro avrebbero collaborato alla redazione di un bando su misura dell’azienda per l’aggiudicazione del servizio di elisoccorso della Regione Calabria.

Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catanzaro. Questo è partito su richiesta del procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e del sostituto procuratore Vito Valerio della procura della repubblica di Catanzaro, diretta da Nicola Gratteri.

Nello specifico, le indagini della Guardia di Finanza hanno consentito di accertare l’illecito.

I due indagati, incaricati di predisporre il capitolato tecnico della nuova gara d’appalto, hanno “reiteratamente intrattenuto contatti ed incontri con il management della ‘Babcock MCS Italia spa’.

Tali incontri erano finalizzati a concordare la linea da seguire per inserire, nel capitolato, i requisiti voluti dalla società. Insomma, un vero e proprio bando su misura.

Il tutto in totale in spregio dei principi di imparzialità dettati dal legislatore in materia di appalti”, come si legge in una nota.

E non è tutto.

Tali manovre per truccare la gara d’appalto del servizio di elisoccorso sono state portate avanti tramite nomine “mirate”.

Come si legge nella nota “nel tentativo di meglio dissimulare il perfezionamento dell’accordo delittuoso, gli indagati si sono adoperati affinché venisse nominato, a supporto del gruppo di lavoro incaricato di redigere il capitolato, un esperto aeronautico ‘vicino’ alla stessa multinazionale”.

Nell’inchiesta è indagata a piede libero anche una ventiseienne. Questa lavorava come assistente commerciale della società incaricata di gestire la partecipazione alle gare d’appalto.

Nel frattempo, la Regione Calabria ha comunicato di aver sospeso dal servizio e dall’incarico con privazione della retribuzione il dirigente coinvolto nell’indagine.

Allo stesso tempo anche la gara per il servizio di elisoccorso è stata sospesa.

A intervenire sulla vicenda è stato anche il dirigente generale del Dipartimento Tutela della Salute Pubblica e Politiche Sanitarie della Regione Calabria Bruno Zito.

“Le recenti vicende giudiziarie che hanno coinvolto dirigenti della Sanità regionale – dichiara – non inficiano l’erogazione del servizio di elisoccorso attualmente garantito sul territorio regionale che, pertanto, continuerà ad essere regolarmente svolto”.

 

 

 

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