Resta il nodo delle risorse, ma il comitato di settore Regioni-Sanità ha chiesto all’Aran di avviare le trattative per il rinnovo del CCNL

“Il comitato di settore Regioni-Sanità ha sbloccato l’atto d’indirizzo” chiedendo l’avvio da parte di Aran delle trattative per il rinnovo del CCNL della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria e delle professioni sanitarie. Lo annuncia il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

“Ci stavamo lavorando da tempo – prosegue Lorenzin – adesso mi aspetto che l’Aran convochi le parti contrattuali nelle prossime ore”. Il Ministro aggiunge che “non vi è ulteriore tempo da perdere”, in quanto “i professionisti sanitari hanno diritto di avere il nuovo contratto”.

Il testo arrivato all’Aran è lo stesso approvato dal Comitato di settore lo scorso 26 ottobre. Sulla parte ordinamentale non ci sono state osservazioni da parte del Governo, e la situazione di stallo è stata superata. Tuttavia – come sottolinea il Presidente del Comitato di Settore Regioni – Sanità, Massimo Garavaglia – sono ancora da risolvere le incertezze legate alle risorse.

In una lettera inviata al Presidente dell’Aran Sergio Gasparrini, Garavaglia evidenzia come resti da definire “la tabella del quadro di finanziamento attuativa delle disposizioni della Legge 205 del 27 dicembre 2017, per la quale sono in corso ulteriori approfondimenti con il Governo”.

Nello specifico mancherebbero circa 800 milioni per arrivare a coprire l’aumento salariale del 3,48 per cento.

Le risorse attualmente disponibili basterebbero infatti a garantire un aumento dell’1,45 per cento.

In ogni caso dopo aver sentito i ministeri della Funzione Pubblica e della Salute, Garavaglia ha chiesto all’agenzia “di voler insediare da subito il tavolo contrattuale al fine di avviare i lavori per poter riscontrare positivamente le richieste di rinnovo del CCNL dell’Area della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria e delle professioni sanitarie del Comparto Sanità”.

Nei prossimi giorni, quindi, dovrebbe arrivare la convocazione da parte dell’Aran dei sindacati di area medica. A quel punto si capirà se i camici bianchi decideranno di sospendere lo stato di agitazione e revocare lo sciopero previsto per il 23 febbraio.

 

 

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