Un avvocato è stato interdetto per un anno dai pubblici uffici per falso e truffa alle assicurazioni: con lui indagate altre 38 persone
Un legale è finito nei guai per un caso di falso e truffa alle assicurazioni, vicenda che vede indagate, insieme a lui, altre 38 persone.
L’uomo, come riportato dal Resto del Carlino, arricchiva i sinistri stradali tramite referti medici gonfiati ad arti quando non direttamente falsi. Il tutto allo scopo di incrementare i risarcimenti a discapito delle compagnie assicurative.
F.B., 44 anni, è stato quindi interdetto per un anno dalla professione.
La posizione degli altri 38 indagati è ora al vaglio degli inquirenti. Dagli accertamenti, sembra infatti che molti non fossero a conoscenza delle alterazioni dei referti medici.
Nel corso delle indagini, la procura di Firenze ha ricostruito ben 36 episodi di falso e truffa alle assicurazioni. Tutti riconducibili ad altrettanti incidenti stradali avvenuti sulle strade di Firenze, Prato e Pistoia.
Ma qualcosa non tornava. A scoprirlo è stato un investigatore privato ingaggiato dalla compagnia Unipol Sai.
L’uomo aveva sospetti su almeno 14 di quei certificati medici poi messi in discussione anche dalla Procura, rilasciati da vari medici del pronto soccorso del Cto di Careggi.
A quel punto, le forze dell’ordine hanno contattato i vari medici che hanno disconosciuto le loro firme sui documenti allegati alle richieste di risarcimento danni.
In alcuni casi i medici citati nei referti non erano neppure in possesso di specializzazione in ortopedia. Ma non finisce qui.
In ogni fascicolo figurava sempre lo stesso legale, l’avvocato pratese ora interdetto. La procura ha così contattato tutte le persone che risultavano avere beneficiato dei rimborsi o che figuravano come conducenti o trasportati negli incidenti. Da lì è emerso che addirittura alcuni dei sinistri erano falsi.
Il legale accusato di falso e truffa alle assicurazioni avrebbe anche accompagnato personalmente in banca a cambiare gli assegni delle assicurazioni i risarciti.
In quelle occasioni, tratteneva la sua parte in contanti.
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