Tra gli incidenti più gravi legati ai festeggiamenti di capodanno quello di una 36enne del beneventano che ha riportato una perforazione al polmone

Capodanno di festeggiamenti ma anche di eccessi. In tutto il Paese si contano 212 feriti per via dei botti esplosi durante la notte di San Silvestro, con 44 persone ricoverate. Ma, fortunatamente, per il sesto anno consecutivo non ci sono stati morti. Secondo i dati forniti dal Viminale, inoltre, cala il numero dei minori coinvolti in incidenti legati ad articoli pirotecnici. Lo scorso anno erano stati 50, quest’anno il bilancio si ferma a 41.

Il numero più elevato di feriti (37) per l’esplosione dei fuochi d’artificio è stato registrato a Napoli e provincia. Un dato in lieve aumento rispetto ai 35 del primo dell’anno del 2018, e in diminuzione rispetto ai 45 di due anni fa. Cinque persone hanno riportato una prognosi di 30 giorni e sono attualmente ricoverati, mentre per gli altri la prognosi è inferiore ai 15 giorni. Tre i minori rimasti feriti, uno dei quali, un 12enne, ha subito l’amputazione di un dito della mano destra.

Tra i casi più gravi, a livello nazionale,  si segnala quello di una 36enne ricoverata a Benevento dopo l’esplosione di un grosso petardo. La donna ha riportato una perforazione al polmone a causa di una scheggia. E’ stata sottoposta a una lunga operazione presso l’ospedale Rummo, dove è attualmente ricoverata in terapia intensiva. La prognosi è riservata. In provincia di Benevento si contano in tutto quattro feriti durante i festeggiamenti della notte di San Silvestro, tre dei quali giudicati guaribili in 5 giorni per abrasioni agli occhi e al viso.

In Puglia, invece, un uomo di Martina Franca è rimasto ferito ai genitali, sempre a causa dell’esplosione di un petardo.

Dopo essere stato trasportato dal personale del servizio 118 all’ospedale ‘Santissima Annunziata’ di Taranto, è stato trasferito nel reparto grandi ustionati del ‘Perrino’ di Brindisi. Il paziente si sarebbe accostato al petardo per spostarlo e sarebbe rimasto colpito. Avrebbe riportato una ferita lacero-contusa medicata con 3 o 4 punti di sutura. Probabilmente i medici dovranno sottoporlo a un intervento di ricostruzione dei tessuti. La prognosi è stata stabilita dai sanitari in 20 giorni considerando anche una ferita riportata alla mano.

Infine a Bardonecchia, in Valsusa, un 19enne residente nel torinese ha perso una mano ed è rimasto gravemente ferito a una coscia. Per cause ancora in corso di accertamento, il giovane, mentre si trovava all’esterno di un locale, è rimasto ferito dall’esplosione di un petardo. E’ stato quindi elitrasportato al Cto di Torino dove si trova tuttora ricoverato. Non risulta essere in pericolo di vita.

Stessa sorta anche per un ragazzo di 23 anni di Cesate, nel milanese. Anche lui ha perso una mano a causa dell’esplosione di un grosso petardo poco dopo la mezzanotte. Il ragazzo stava accendendo il botto quando un’improvvisa esplosione lo ha colpito in pieno ferendolo gravemente anche all’altra mano, al viso e alla testa.

 

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