Ennesima vicenda di violenza contro il personale sanitario. Vittima un infermiere assalito da un paziente: gli ha fratturato una mano

Nella costante escalation di episodi di violenza contro il personale sanitario, si aggiunge l’ennesima aggressione: vittima un infermiere assalito da un paziente.
L’aggressione è poi proseguita con calci e pugni ai danni dell’ infermiere assalito da un paziente. Questi, stufo della lunga attesa in pronto soccorso, lo avrebbe violentemente aggredito fratturandogli una mano.
Il gravissimo episodio ha avuto luogo nel pronto soccorso del San Leonardo di Castellammare di Stabia. Un ospedale purtroppo non nuovo ad aggressioni di questo tipo.
Ma ecco come si sono svolti i fatti.

Un paziente, infastidito per l’eccessiva attesa in pronto soccorso, avrebbe improvvisamente sfogato la propria rabbia scagliandosi contro uno dei sanitari presenti.

L’ infermiere assalito da un paziente è stato quindi vittima di una scarica interminabile di calci e pugni.
Al termine della colluttazione, il professionista ha riportato numerose ferite lacero contuse al volto e alla fronte. Non solo. L’infermiere avrebbe anche riportato diverse fratture alle dita della mano destra.
Il fatto risale a sabato scorso e rappresenta l’episodio più grave tra i quattro accaduti nell’ultimo mese nel pronto soccorso del San Leonardo di Castellammare di Stabia.
Una frequenza impressionante di episodi di violenza che racconta di una situazione di gravità inaudita.

Il clima che si respira nell’ospedale campano, infatti, è davvero pesantissimo e nel Dipartimento di Emergenza e Accettazione c’è molta preoccupazione.

Giorno dopo giorno, la conta delle aggressioni subite da medici e infermieri diventa sempre più lunga.
L’ultimo episodio risale a pochi giorni fa, quando un medico è stato fatto bersaglio di lancio di oggetti scagliati da un paziente. La ragione? L’uomo non concordava sul trattamento proposto dallo specialista.
Il sanitario ha riportato una contusione al polso e, a causa dello stress patito, avrebbe deciso di terminare prima il proprio turno. Il medico ha poi ricevuto un prognosi di tre giorni.
Non è tutto. Un altro episodio risalente a 20 giorni, nello stesso ospedale, ha visto protagonista una infermiera che ha dovuto ripararsi dal lancio di computer e stampanti.
La donna ha riportato lesioni alla mano, giudicate guaribili in 15 giorni.
Una situazione insostenibile che rende necessari immediati provvedimenti.
 
 
 
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