Tre persone anziane sono decedute nel giro di poche ore dopo aver contratto il batterio della legionella. Gallera (Assessore Welfare Regione Lombardia): situazione complicata

Si aggrava il bilancio delle vittime dell’emergenza legionella a Bresso, nel milanese. Dopo i due anziani 94enni morti tra ieri e lunedì, un’altra donna è deceduta oggi per le complicanze sopraggiunte dopo aver contratto il batterio. La signora aveva 84 anni ed era ricoverata all’ospedale Bassini di Cinisello Balsamo, dove sono avvenuti gli altri due decessi.

Il numero dei contagiati, al momento, è di 17 persone. L’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha parlato di situazione “complicata” e “critica” spiegando che è stata attivata una task-force.

Gallera ha inoltre ricordato alcune importanti precauzioni per evitare il contagio: pulire i filtri dei rubinetti e lasciare scorrere l’acqua. E ancora, aprire le finestre quando si fa una doccia calda e pulire molto bene i bacini d’acqua stagnante. La legionella, infatti, non si trasmette bevendo o con il contatto personale, ma per inalazione.

Sui tre decessi, intanto, la Procura di Milano aprirà un’inchiesta, al momento a carico di ignoti e senza ipotesi di reato.

Il procuratore aggiunto ha voluto precisare che “non si tratta di un’emergenza, anche se chiaramente sul fatto che si ripresenti ciclicamente a Bresso faremo verifiche”. In passato, infatti, era stata già aperta e archiviata un’inchiesta su alcuni casi verificatisi tra il 2014 e il 2015.

La legionella è un batterio non debellabile. L’Italia è il paese europeo in cui si ha il maggior numero di casi di infezioni. Nel nostro paese ci sono stati 1535 casi confermati su oltre 7mila, un numero in costante ascesa sia da noi che in tutto il continente. Il dato emerge dall’ultima edizione del rapporto annuale del centro Europeo per il Controllo delle malattie (Ecdc) che si riferisce al 2015.

Secondo il documento il 70% dei casi europei si concentra in quattro paesi: Germania, Francia, Italia e Spagna. Il tasso di mortalità registrato nel continente è dell’8%, e ad essere colpiti sono in prevalenza maschi sopra i 65 anni.

 

Leggi anche:

EPIDEMIA DI CELIACHIA, MA MOLTE SONO FALSE DIAGNOSI

 

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui