La legge di bilancio ha introdotto il legittimo impedimento per mamme avvocato. Ecco in che modo funziona e che tipo di tutele prevede

È in arrivo il legittimo impedimento per mamme avvocato, una tutela importante introdotta dalla legge di bilancio. Previsto attraverso la modifica degli artt. 81 delle disposizioni attuative del codice di procedura civile e dell’art. 420-ter del codice di procedura penale, il legittimo impedimento per mamme avvocato è un passo avanti importante.

La misura, di fatto, ricalca il disegno di legge presentato nei mesi scorsi e rimasto fermo in commissione alla Camera.

La sua importanza deriva anche dal fatto che la metà degli iscritti all’albo forense è donna.

La novità è giunta con emendamento alla manovra a prima firma Nunzia di Girolamo (FI) e sostenuto da Anna Rossomando (Pd), ed è stata approvata con consenso trasversale.

Questa prevede, in sostanza, che il difensore che comunichi prontamente lo stato di gravidanza sia legittimamente impedito a comparire nei 2 mesi che precedono il parto e nei 3 mesi successivi, salvo che da ciò non derivi grave pregiudizio alle parti in causa.

Andando più nello specifico, il legittimo impedimento per le mamme avvocato è stato possibile grazie alla modifica dell’art. 81 delle disposizioni attuative del codice di procedura civile.

A questo è stato aggiunto un nuovo comma, in base al quale “quando il difensore documenta il proprio stato di gravidanza, il giudice, ai fini della fissazione del calendario del processo ovvero della proroga dei termini in esso previsti, tiene conto del periodo compreso tra i due mesi precedenti la data presunta del parto e i tre mesi successivi”.

Identiche regole si applicano anche nei casi di adozione nazionale e internazionale nonché di affidamento del minore.

Dall’applicazione di tali disposizioni, tuttavia, si precisa, “non può derivare grave pregiudizio alle parti nelle cause per le quali è richiesta un’urgente trattazione”.

La legge d bilancio ha poi modificato l’art. 420-ter del codice di procedura penale.

A esso è stato aggiungento il seguente comma, “agli effetti di cui al comma 5 il difensore che abbia comunicato prontamente lo stato di gravidanza si ritiene legittimamente impedito a comparire nei due mesi precedenti la data presunta del parto e nei tre mesi successivi ad esso”.

 

 

 

 

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