Per la prima volta, il popolarissimo social network svela le sue linee guida interne in base alle quali la società decide quali contenuti violano gli standard e quali no.

Dopo anni di reticenze, la compagnia di Mark Zuckerberg ha deciso di rivelare le linee guida di Facebook.

Si tratta di 27 pagine nelle quali sono elencati nel dettaglio tutti i criteri in base ai quali un contenuto violi o meno gli standard stabiliti dal popolare social network.

Si va dallo spam commerciale all’incitamento all’odio e alla violenza. Non mancano, ovviamente, nudi e atti sessuali, passando per la violazione della proprietà intellettuale.

Le linee guida di Facebook stabiliscono nel dettaglio quali siano gli standard della community e la loro pubblicazione fornisce indicazioni su cosa è permesso e cosa è vietato postare sul social network.

Per individuare i contenuti vietati, Facebook utilizza “una combinazione di intelligenza artificiale e segnalazioni delle persone”, spiega in un post Monika Bickert, vicepresidente per la gestione delle politiche globali.

“Queste segnalazioni vengono riviste dal nostro team di Community Operations, che lavora 24 ore su 24 in oltre 40 lingue”.

Secondo Bickert, Facebook possiede “7500 revisori di contenuti, oltre il 40% in più i quelli che avevamo nello stesso periodo l’anno scorso”.

La società di Zuckerberg, però, oltre ad aver reso note le linee guida di Facebook, ha introdotto una novità. Si tratta della possibilità di fare ricorso contro l’eliminazione di contenuti, chiedendo un nuovo giudizio.

Attualmente tale possibilità è consentita ai soli titolari di un profilo, di una pagina o di un gruppo che viene chiuso dal social. D’ora in poi, però, tale strumento viene esteso anche a chi si vede eliminare una singola foto, un video o un testo.

Esso si sostanzia in un pulsante con cui l’utente chiede una nuova revisione, che viene fatta da una persona in carne e ossa nell’arco di 24 ore.

Il ricorso sarà disponibile in questi giorni per i post cancellati a causa di nudità/sesso, incitamento all’odio o violenza esplicita.

Più avanti, tale modifica verrò estesa anche ad altri tipi di violazione.

 

 

 

 

 

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