Nel 2040 saremo la sesta nazione per longevità; per mantenere il trend positivo bisogna sconfiggere le malattie croniche e non trasmissibili

Nel 2040 l’aspettativa di vita in Italia salirà di 2,2 anni raggiungendo 84,5 anni, saremo così la sesta nazione per longevità. Lo rivela un rapporto appena pubblicato su Lancet dall’Institute for Health Metrics and Evaluation.

Le oscillazioni più importanti sull’aspettativa di vita potrebbero essere correlate alla mortalità prematura da patologie trasmissibili e non trasmissibili, oltre che dagli incidenti.

Per mantenere quindi il trend positivo ed evitare di morire prematuramente, si dovranno sconfiggere: cardiopatia ischemica, ictus, BPCO, insufficienza renale, Alzheimer, diabete, incidenti stradali, cancro del polmone.

“Il futuro della salute del mondo – commenta il primo autore dello studio Kyle Foreman, Direttore della Scienza dei Dati l’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME) della University of Washington – non è predefinito e sono possibili diverse traiettorie. Ma il progresso o la stagnazione dipenderanno da quanto bene o male i servizi sanitari si occuperanno dei principali driver della salute”.

Diversi gli scenari tracciati dalla ricerca sul grado di longevità

Lo scenario favorevole prevede l’aspettativa di vita in aumento di almeno 5 anni in 158 nazioni e di addirittura 10 anni in 46 nazioni fino al 2040.

Lo scenario più pessimista prevede invece una riduzione in circa metà delle nazioni nel corso della prossima generazione. In particolare si ridurrà in 87 nazioni e aumenterà di un anno o più in altre 57 nazioni.

“Si continueranno a registrare forti ineguaglianze – ammette Christopher Murray direttore dell’IHME – e il gap tra gli scenari ‘migliori’ e quelli ‘peggiori’ si restringerà, pur rimanendo però significativo.

In molte nazioni, tante persone continueranno a vivere in povertà, ad avere un basso grado di istruzione e a morire in maniera prematura. Ma sarà possibile fare tanti progressi intervenendo sui principali fattori di rischio quali il fumo e una dieta non salutare.”

A determinare queste ampie oscillazioni, a seconda dello scenario considerato, saranno prevalentemente le malattie non trasmissibili. Se nel 2016 nella top ten delle cause di mortalità prematura figuravano in quattro casi malattie non trasmissibili e incidenti, nel 2040 saranno addirittura otto su dieci.

La longevità testimonia lo stato di salute di una nazione  

La top 10 delle nazioni con la più elevata aspettativa di vita, secondo i calcoli dell’IHME sarà la seguente: Spagna (con 85,8 anni), Giappone (con 85,7 anni), Singapore, Svizzera, Portogallo, Italia, Israele, Francia, Lussemburgo, Australia. Anche nel peggiore degli scenari possibili, si prevede che nel 2040 queste nazioni manterranno comunque un’aspettativa di vita superiore agli 80 anni. Fanalino di coda di questa classifica saranno invece Lesotho, Swaziland, Repubblica Centrafricana e Sud Africa.

L’Italia dovrebbe raggiungere una media di aspettativa di vita di 84,5 anni guadagnando più di due anni di vita rispetto al 2016 quando era al 7° posto con un’aspettativa di vita di 82,3 anni.

La Siria è la nazione che salirà di più nella classifica mondiale, passando dal 137° posto del 2016 all’80° nel 2040. La Nigeria passerà dal 157° al 123° posto. L’Indonesia dal 117° al 100°.

Segue poi la Cina passando dalla 68ª alla 39ª, poiché secondo i trend attuali la sua aspettativa di vita nel 2040 potrebbe arrivare a 81,9, facendo segnare cioè un guadagno di ben 5,6 anni.

La Palestina è la nazione che ha le previsioni peggiori per aspettativa di vita in futuro. Si prevede che precipiterà dal 114° posto del 2016, al 152° nel 2040. Ma anche molte nazioni ad alto reddito sono nella black list dell’aspettativa di vita nel 2040.

Gli USA, che nel 2016 avevano una vita media di 78,7 anni, posizionandosi così al 43° posto, nel 2040 potrebbero arrivare ad un’aspettativa di vita di 79,8 anni (+1,1 anni), che li porterebbe però a perdere punti in classifica e a retrocedere al 64° posto.

Nel trend negativo anche il Canada che passa dal 17° al 27° posto. La Norvegia dal 12° al 20°. Taiwan dal 35° al 42°. Il Belgio dal 21° al 28°. L’Olanda dal 15° al 21°.

 

Barbara Zampini

 

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