Prescrivere o non prescrivere? Appropriatezza o non appropriatezza? Soddisfare le richieste dei propri assistiti o visitarli e prescrivere ciò che è necessario? Ma è solo questa la medicina difensiva? Facendo da anni il medico legale e costituendo la responsabilità sanitaria oggetto della maggior parte del mio lavoro su tutto il territorio nazionale, penso che la vera medicina difensiva dei medici sia l’inappropriata compilazione e tenuta della cartella clinica o dell’agenda sanitaria per il medico curante. Oggi i colleghi sono arrabbiati non per le conseguenze delle prescrizioni superflue, o meglio non controllate, ma per la sanzione a cui si può andare incontro.

Vi rendete conto a che punto siamo arrivati? Sono i medici, come tutti i cittadini, che si lamentano dell’esistenza delle «Caste» e poi vorrebbero divenire una «Casta». Ma che significa che è la sanzione che irrita la categoria dei medici, che forse i medici non possono essere sanzionati? O forse che i medici non abusano mai del loro potere prescrittivo? Nella confusione della comunicazione spasmodica non si è notato questo aspetto del contraddittorio tra medici e governo, ma è una cosa grave l’idea al fondo delle contrapposizioni: i medici non possono essere puniti in quanto sono talmente importanti per la salute dell’uomo che possono fare il bello e il cattivo tempo e meritano comprensione per gli errori commessi giacché, altrimenti, l’esposizione al rischio li indurrebbe ad un ricorso indiscriminato alla medicina difensiva; una forma di protezione, insomma, contro chi lamenterebbe un operato colposo.

Beh, direi che siamo alla frutta! E che così sia è avvalorato dalla possibilità che un onorevole medico, il dr. Gelli, possa presentare un emendamento alla legge sul rischio sanitario, qualificare positivamente il rapporto medico-paziente come rapporto di natura aquiliana (extracontrattuale) con la conseguenza che l’onere della prova di dimostrare l’illecito sanitario ricadrebbe sul paziente e i termini di prescrizione scenderebbero da 10 a 5 anni. Ma questo non vi sembra un «dèjavù» di una legge «ad personam» tanto contestata dai partiti di opposizione? Lo sapete cosa comporterebbe questa scelleratezza? L’impossibilità di difendersi del cittadino il quale dovrà provare di avere subito un qualificato inadempimento. Ma la tanto criticata “Vicinanza della prova” è un concetto disonesto e illogico oppure sacrosanto e benedicibile? Pensate voi quando crolla un palazzo se gli inquilini superstiti dovessero provare perché è crollato! Sarebbe giusto e logico soccombere a motivo di questo onere?

Ma sapete chi compila le cartelle cliniche? Quelli di cui si lamentano i cittadini danneggiati: i medici. Che succede se i medici non compilano bene le cartelle o le compilano a modo loro e non contestualmente ai fatti? Varrà ancora la presunzione di colpa che la giurisprudenza di Cassazione ha ben delineato negli anni? Oppure non avendo l’attore provato nulla, dovrà soccombere? Sarà ancor di più tutto in mano ai consulenti tecnici, di ufficio o del PM, fra i quali solo uno su 4 (e mi sento generoso) sa fare il proprio lavoro! Ma sarà un buon mezzo di prova ai fini della decisione del giudice la relazione tecnica, che è necessaria ad interpretare i fatti, se la cartella clinica oggetto dell’indagine stessa sia priva, oggi più di ieri, dei dati necessari alla sua interpretazione?

Come si farà a conciliare prima di andare in causa quando la prova dell’illecito è a carico dei pazienti? Sarà ancora necessario il giudizio e saranno ancora più ingolfati i tribunali di 696 bis inutili e di giudizi di merito. Quindi, che cosa si sarà concluso? Che le vere vittime di un rapporto medico-paziente saranno maggiormente vessate. E non venite a dirci che ci sono le strutture che hanno stabilito con il paziente un rapporto contrattuale e che quindi saranno loro le vittime, perché, se il “buon” legislatore non sentisse solo le lamentele di chi è accusato, saprebbe che oggi le strutture non sono più assicurate (o poche di loro lo sono) e che in ogni caso se non esiste una sentenza non si emette pagamento o ancora peggio, molte strutture, malgrado la sentenza, si fanno fare i pignoramenti.

Allora buon legislatore, perché non obblighi le compagnie di assicurazione ad assicurare le strutture visto che in tutti i rami di attività fanno grandi business? O se ciò si consideri non democratico, perché non costituisci un fondo vittime degli «eventi avversi in sanità» (per non chiamarli errori) a cui tutti partecipano, anche i cittadini? Dicci ancora buon legislatore, perché non permetti la chiamata diretta delle compagnie di assicurazione come succede nella RCA? O di questa legge bisogna assorbire solo le Tabelle di Risarcimento con la scusa della sostenibilità e dell’abbassamento dei premi di polizza? Mi piace sorridere e digrignare i denti pensando al concetto che le tasse devono pagarle in maggior misura i ricchi, mentre i poveri, nel caso qualcuno li danneggia, ci rimettono più dei ricchi …in salute.

Insomma basta parlare della medicina difensiva che costa 12 miliardi di euro l’anno (così dicono), ma lottiamo per un recupero dell’efficienza del rapporto medico paziente, opponiamoci alla cultura medica che sta scemando, affanniamoci a realizzare delle vere scuole di medicina con l’unico interesse di formare i discenti con passione e in modo apolitico. Non badiamo a difenderci ma pensiamo a ridare alla medicina il valore che sta perdendo a causa di mancanza di amore verso chi soffre (mi perdonino i colleghi che invece ancora lavorano con il fine di vedere il paziente sorridere di gioia) e a causa di un legislatore che legifera solo per …continuare a legiferare. Stop alla medicina difensiva!

Dr. Carmelo Galipò

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1 commento

  1. Perché, buon legislatore, non obblighi le compagnie di assicurazione ad assicurare i pazienti ed i loro familiari considerando l’esuberante numero di cause da loro intraprese e successivamente perse, visto che in tutti i rami di attività fanno grandi business? O se ciò si consideri non democratico, perché non costituisci un fondo vittime degli «eventi avversi avversi in sanità» (due volte avversi: il primo perché si credeva che fosse avverso, il secondo perché la causa è stata persa) per sospetta voracità dei consulenti e degli avvocati, a cui tutti debbano partecipare, anche i cittadini (compresi i medici-cittadini)? Dicci ancora buon legislatore, perché non permetti la chiamata diretta delle compagnie di assicurazione come succede nella RCA? O di questa legge bisogna assorbire solo le Tabelle di Risarcimento che riguardano medici e strutture mentre sono assenti quelle riguardanti le cause nei confronti dei medici e successivamente perse?
    “I colleghi sono arrabbiati non per le conseguenze delle prescrizioni superflue, o meglio non controllate, ma per la sanzione a cui si può andare incontro”.
    Arrabbiati solo per questo?
    Allora come mai
    a) trattando di Medicina Difensiva, non si consultano le leggi istitutive della Federazione degli Ordini dei Medici? Eppure il legislatore parlava chiaramente di “controversie”!
    b) non si parla mai dei compiti istituzionali degli Ordini dei medici (in particolare art.3, lett. g decreto 1946)? Eppure il legislatore aveva posto il controllo deontologico tra sanitario e sanitario, sanitario e paziente, sanitario ed enti ad argine della contenziosità !
    c) le Asl non applicano il controllo deontologico delle pratiche medico-legali e delle citazioni a loro avverse, con eventuale richiesta di interposizione all’Ordine professionale? Eppure applicano i loro minuziosi codici etici nei confronti dei dipendenti !
    d) il Ministero della Salute non ha mai considerato l’importanza della revisione deontologica delle pratiche medico-legali nonostante l’elevato numero delle cause vinte dal medico (70-80%) dovrebbe far riflettere in tal senso? Il controllo deontologico non è compito suo?
    e) nelle 170 pagine (centosettanta pagine) della relazione della Commissione Parlamentare sugli errori in sanità (tre anni di lavoro) non sono stati approfonditi i compiti istituzionali degli Ordini professionali ed è riportato soltanto una volta il termine “deontologia”, nonostante molti esponenti di tale Commissione siano stati alti dirigenti dell’Ordine dei Medici?
    g) il Sindacato, i cui dirigenti hanno da sempre occupato posti di rilievo nelle Direzioni ordinistiche, non ha mai pubblicizzato l’importanza dell’interposizione tra medici (compito istituzionale ordinistico)?
    h) il Ministero della Salute, la Commissione Parlamentare sugli errori in medicina, gli Ordini professionali, le Direzioni Sanitarie, il Sindacato, auspicano una sempre maggiore presenza delle assicurazioni professionali nonostante la stessa Commissione Parlamentare abbia riportato che le assicurazioni professionali sono sotto il controllo di dodici principali società ed una di esse (la Faro Assicurazioni) è già fallita?
    i) l’art. 92 C.P.C., che prevede la possibilità di compensare le spese di lite, è stato recentemente modificato nel senso di imporre al giudice di indicare esplicitamente nella motivazione i “giusti motivi” per i quali ha ritenuto di compensare tali spese? Già, perché?
    l) le associazioni dei consumatori parlano di malasanità ma dimenticano sempre le migliaia di cause perse dal paziente?
    “Basta parlare della medicina difensiva che costa 12 miliardi di euro l’anno? “
    Assolutamente no, perché molti medici sono stufi di sentirsi dire di essere responsabili di miliardi di danno.
    I toni di questo articolo sono troppo accesi e fanno nascere pericolosi sensi di rivalsa.
    Due domande:
    1) cosa comporterà la proposta di revisione deontologica delle cause medico-legali vinte dal medico o concluse con la compensazione delle spese di lite, comprendente il controllo deontologico del comportamento del consulente ed il controllo deontologico delle citazioni dell’Avvocato ?
    2) Perché è rivoluzionaria la decisione n. 86/2014 del Consiglio Nazionale Forense nella lotta alla Medicina Difensiva?
    Il cittadino danneggiato deve essere sempre tutelato ma dovrebbe essere meglio sottolineato il fatto che anche il medico è cittadino.
    Saluti
    Dott. Arnaldo Capozzi

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