Due medici sono stati rinviati a giudizio per il decesso di un uomo di 68 anni, morto dopo essere stato dimesso due volte in un giorno. Lamentava difficoltà respiratorie.

Due medici dell’Ospedale San Paolo di Bari sono stati rinviati a giudizio per il decesso sospetto di un uomo, F.P., morto dopo essere stato dimesso 2 volte in un giorno.

Il paziente, un uomo di 68 anni di Mola di Bari, lamentava forti difficoltà respiratorie e affaticamento, dovuti a una polmonite. Recatosi due volte nella stessa giornata al nosocomio, era stato rimandato a casa dai sanitari.

I fatti risalgono al 1° gennaio del 2017.

Il paziente morto dopo essere stato dimesso 2 volte in un giorno aveva una polmonite che, secondo la Procura, non è stata adeguatamente curata. Quel giorno l’uomo – che lamentava difficoltà respiratorie e affaticamento – era andato al pronto soccorso due volte, la mattina e poi di nuovo la sera.

In entrambi in casi era stato dimesso con prescrizione di ossigenoterapia e terapia antibiotica.

Purtroppo, però, il giorno seguente è deceduto per insufficienza respiratoria causata dal riacutizzarsi della bronco-pneumopatia cronica di cui soffriva da tempo.

A quel punto la famiglia ha deciso di vederci chiaro e ha deciso di presentare denuncia.

Alla conclusione delle indagini avviate sul caso, la Procura ha stabilito e richiesto il rinvio a giudizio per i due medici che quel giorno erano in servizio al pronto soccorso e che hanno visitato il paziente.

In base alle ricostruzioni effettuate durante le indagini, i due sanitari avrebbero omesso di effettuare i necessari esami diagnostici, come una consulenza specialistica pneumologica.

Ma, soprattutto, avrebbero evitato il ricovero. Un ricovero che, permettendo al paziente di ricevere una ventilazione controllata ed essere monitorato, ne avrebbe forse evitato il decesso.

 

 

 

 

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