Aumenta invece il numero dei decessi (650mila), mai così alto dal 1945, determinando un saldo negativo della popolazione italiana complessiva

Non si arresta il calo della popolazione italiana. Al 31 dicembre scorso risiedevano in Italia 60.483.973 persone. Di questi più di 5 milioni di cittadinanza straniera, pari all’8,5% dei residenti a livello nazionale. Il 2017 ha fatto registrare il record di decessi dal 1945, quasi 650 mila, a fronte di un minimo storico di nascite, 458.151. Il saldo naturale della popolazione complessiva è quindi negativo. E’ quanto emerge dal bilancio demografico nazionale dell’Istat.

La diminuzione delle nascite nel nostro Paese si deve oggi principalmente a fattori strutturali. Infatti, si registra una progressiva riduzione delle potenziali madri. Un fenomeno dovuto da un lato all’uscita dall’età riproduttiva delle generazioni molto numerose nate all’epoca del baby-boom, dall’altro, all’ingresso di contingenti meno numerosi di donne in età feconda, a causa della prolungata diminuzione delle nascite, già a partire dalla metà degli anni Settanta.

Complessivamente, la popolazione diminuisce di 105.472 unità rispetto all’anno precedente.

Il calo è determinato dalla flessione della popolazione di cittadinanza italiana (202.884 residenti in meno), mentre la popolazione straniera aumenta di 97.412 unità.

A livello nazionale il tasso di crescita naturale si attesta a -3,2 per mille. Il dato varia dal +1,8 per mille di Bolzano al -8 per mille della Liguria. Anche Molise, Umbria, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte e Marche presentano decrementi naturali particolarmente accentuati, superiori al 5 per mille. Il tasso di crescita naturale degli stranieri, invece, è pari in media nazionale a 11,9 per mille. I valori più elevati si registrano in Veneto (13,8 per mille) e in Lombardia (13,7 per mille), il valore più basso in Sardegna (6,3 per mille).

Le nascite di bambini stranieri si concentrano nelle regioni dove la presenza straniera è più radicata. Nel Nord-ovest (21,0%) e nel Nord-est (20,9%), ogni cinque nati uno è cittadino straniero. Nelle regioni del Centro la percentuale è pari al 17,0%, mentre nel Sud e nelle Isole è rispettivamente del 6,1% e del 5,5%. La regione che presenta l’incidenza più elevata di nati stranieri sul totale dei nati è l’Emilia Romagna, dove è straniero quasi un nato ogni quattro (24,3%).

 

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