La nuova tecnologia permette di intervenire sull’ipertrofia prostatica benigna proteggendo il cuore e la sessualità dei pazienti, anche in età avanzata

È il laser verde al tribilato di litio la vera grande novità del secondo meeting nazionale di chirurgia laser del Lingotto di Torino.

Questa nuova tecnologia, che prende il nome di Greenlight proprio per la luce caratteristica che sprigiona, permette di guarire l’ipertrofia prostatica in anestesia spinale con dimissioni in 24 ore; si tratta di una patologia che consiste nell’ingrossamento della prostata e che affligge l’80% degli italiani over 60.

Secondo il professor Bruno Fea, ordinario di urologia della Città della salute di Torino, questo intervento permetterà di proteggere sia il cuore che la sessualità dei pazienti, anche in età avanzata, migliorando le loro prospettive di vita (ed eliminando il rischio di catetere a vita, imposto nei casi di inoperabilità).

La nuova metodica “Greenlight” è stata perfezionata negli Usa e permette di vaporizzare l’eccesso di tessuto prostatico con un intervento mininvasivo che si effettua in via endoscopica. Dato l’altissimo livello di sicurezza che garantisce, questo laser è particolarmente indicato per guarire pazienti molto anziani come è accaduto a Torino dove persino un paziente centenario è stato operato con successo.

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