Nuovo processo all’orizzonte per l’ex governatore della Lombardia Roberto Formigoni, per il caso delle presunte tangenti nella sanità lombarda

Ancora guai giudiziari per Roberto Formigoni, e stavolta c’entrano delle presunte tangenti nella sanità lombarda.
Per l’ex governatore della Lombardia, infatti, si prospetterebbe un nuovo processo.
Corruzzione è l’accusa, e si tratterebbe di presunte tangenti nella sanità lombarda. Ma non solo. A finire sotto la lente degli inquirenti milanesi sono anche i rapporti di Formigoni (già condannato a sei anni per il caso Maugeri) con il presunto intermediario ed ex consigliere lombardo Massimo Gianluca Guarischi.
Insieme a Formigoni, il gup Alessandra Del Corvo ha rinviato a giudizio anche l’ex sottosegretario alla Presidenza della Regione Paolo Alli.

E, nel mirino finiscono nuovamente le vacanze dell’ex governatore della Lombardia.

A pagargliele sembra che sia stato proprio Guarischi. Da lui  Formigoni avrebbe ricevuto oltre 400mila euro, tra contanti, orologi, spese per viaggi tra il Sudafrica e la Croazia e il noleggio di jet e barche.
Ma fra le altre utilità che ricevute dall’ex presidente lombardo, secondo l’accusa, ci sarebbe stato molto altro. Il noleggio di un aereo privato per raggiungere Olbia, di un elicottero per volare a Saint Moritz e l’acquisto di “un orologio da uomo in acciaio Bulgari dal valore di 3.530 euro”.

E in cambio cosa voleva Guarischi?

Secondo il pm, un “trattamento preferenziale” alla Hermex Italia dell’imprenditore Giuseppe Lo Presti, che ha già patteggiato, nelle gare per la fornitura di apparecchiature mediche in alcuni ospedali.
Non solo. Anche un “aiuto” per far sbloccare gli stanziamenti regionali nel 2012.
Al centro dell’indagine, in particolare, ci sarebbero due forniture “dell’apparecchiatura diagnostica acceleratore lineare ’Vero’” all’ospedale di Cremona e all’Istituto dei Tumori.
Piccata la reazione dell’ex governatore sulla presunte tangenti nella sanità lombarda.
È un processo ancor più infondato del primo e totalmente privo di qualunque riscontro – commenta Formigoni – basti dire che l’imprenditore che avrei favorito non ha concluso alcun affare con Regione Lombardia. E i viaggi che avrei avuto in dono sono stati da me personalmente e integralmente pagati come risulta inoppugnabilmente da bonifici e assegni provenienti dal mio conto corrente e che sono noti alla procura”.
Il processo comincerà il 15 gennaio prossimo.
 
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