Compirà sei anni a settembre Nicole, sottoposta a un trapianto di cuore che le ha dato finalmente una vita normale dopo sei anni di cure. 

Interventi da record al Regina Margherita di Torino eseguiti dallo staff di Carlo Pace Napoleone, primario di Cardiochirurgia pediatrica all’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. La bambina è nata con un solo ventricolo, il lascito di una rara forma di cardiopatia congenita. Pareva una condanna a morte annunciata che invece grazie al lavoro dei medici ha tenuto in vita la bambina fino al trapianto. Tre interventi correttivi ma non risolutivi, a sei giorni, a sei mesi e a quattro anni. A fine gennaio di quest’anno un nuovo collasso. Il miracolo di non riportare danni cerebrali dopo sei arresti cardiaci consecutivi e due ore di rianimazione.

La piccola viene dunque sottoposta a circolazione extracorporea. Si tratta però di una soluzione temporanea di breve durata. Il cuore artificiale “Berlin Heart” non è stato pensato per un cuore con un’anomalia come quella di Nicole. Cinque gli interventi che in due settimane permettono di adattare il cuore alla macchina e viceversa. È quello che permette il prolungarsi di una situazione temporanea. La dottoressa Franca Fagioli, a capo del dipartimento pediatrico spiega che si tratta di una procedura mai tentata al mondo. Una macchina che segue Nicole in ogni suo spostamento, quando va a “comprare” il cibo che le serve al “Courfur” allestito appositamente nel reparto dal personale sanitario e mentre gioca con Camilla e Carolina, gli amici a quattro zampe che appartengono al programma di Pet Teraphy, tappa fondamentale della cura. Con loro Nicole salta, balla, danza e canta ma sempre attaccata alla sua macchina lì all’ospedale dove Cardiologia, Cardiochirurgia e Cardiorianimazione sono in fase di ristrutturazione grazie alla Fondazione La Stampa-Specchio dei Tempi, che ha investito due milioni e mezzo di euro.

A metà luglio arriva un cuore da Roma e l’intervento che attendeva da sei anni. Pochi giorni fa la visita di controllo dopo essere stata dimessa alla metà di agosto. A casa la aspettano Sophia, la sorella gemella e il fratellino Leonardo.
Un esempio di forza e coraggio quello di Nicole che prima dell’operazione aveva detto al primario Carlo Pace Napoleone che lei “Un cuore rosso ce l’ho già: quello nuovo lo voglio fucsia, con i brillantini!». Dopo il trapianto Nicole ha chiesto al dottore se la sua indicazione era stata tenuta in debito conto.

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