Lo rende noto l’Anaao, sottolineando come l’approvazione in sole 24 ore della legge di bilancio abbia fatto cadere ogni possibilità di apportare alla legge le modifiche richieste, rendendo quindi inutile la mobilitazione prevista
Lo sciopero generale indetto dall’Intersindacale medica per il prossimo 16 dicembre è stato revocato a causa della crisi di governo scaturita dalla vittoria del No al referendum costituzionale del 4 dicembre scorso. Lo ha annunciato sul proprio sito internet una della sigle aderenti all’Intersindacale, l’Anaao Assomed, che rappresenta i medici e dirigenti del Sistema sanitario nazionale.
“La repentina crisi di governo e la nebulosità della sua risoluzione – si legge nella comunicazione – hanno frustrato i nostri ultimi tentativi di ottenere modifiche alla Legge di bilancio 2017. Pertanto le organizzazioni sindacali della dirigenza medica e sanitaria hanno ritenuto opportuno non procedere all’effettuazione dello sciopero del 16 dicembre”.
“Il testo della Legge di bilancio trasmesso dalla Camera è stato blindato e approvato senza modifiche in 24 ore – afferma il segretario dell’Anaao, Costantino Troise – facendo cadere tutte le proposte di emendamento, comprese quelle che avevamo provveduto a far depositare lunedì 5 dicembre. Il che, insieme con il venire meno non solo di interlocutori politici ma anche di orecchie in grado di ascoltare il grido di dolore che si sarebbe sollevato dai luoghi di lavoro, ha di fatto depotenziato le ragioni della nostra scelta, condannando richieste e proteste a cadere nel vuoto”.
Per tali motivi, quindi, i sindacati hanno ritenuto opportuno non scioperare, ad eccezione dell’Aaroi. La mobilitazione, dopo aver perso ogni possibilità di apportare benefici, sarebbe stata destinata a pura testimonianza. L’Anaao deciderà ora come muoversi “in un contesto profondamente cambiato, e in peggio, che lascia sul terreno della sanità molte opere incompiute”.
