“Il nostro paese ha molto da insegnare a livello globale in termini di gestione ed efficacia del sistema sanitario ed è per me un onore poter rappresentare questa eccellenza nella sfida per la leadership dell’Organizzazione Mondiale della Sanità”

Posizionare la salute al centro dello sviluppo sostenibile; espandere la copertura sanitaria universale; guidare la riforma dell’OMS in relazione alle emergenze umanitarie e sanitarie ed epidemie; mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute; dare la priorità alla salute delle donne, dei bambini e dei giovani in tutti i settori; non lasciare indietro nessuno.
Sono queste le principali sfide individuate da Flavia Bustreo  nella presentazione della sua candidatura alla guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per i prossimi cinque anni. Una candidatura fortemente sostenuta dal nostro Governo, come testimoniano le parole del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ne ha sottolineato le grandi capacità e la straordinaria esperienza in campo internazionale.
Veneta, laureata in medicina, già Vicedirettrice Generale dell’OMS ‘per la Salute della Famiglia, delle Donne e dei Bambini’, la dott.ssa Bustreo guida attualmente uno dei più grandi gruppi che si occupa della salute in tutte le fasi della vita, dalla nascita all’adolescenza, fino alla maternità e alla vecchiaia. La sua visione per il futuro dell’OMS si ispira a principi di equità, diritto alla salute, promozione di reti internazionali di collaborazione e medicina basata sull’evidenza scientifica, risposte tempestive ed efficienti alle emergenze sanitarie.
“Il diritto alla salute per tutti non è un sogno utopico, ma può divenire una realtà con l’impegno politico, i finanziamenti e le risorse umane capaci di fornire servizi sanitari adeguati – dichiara la candidata italiana –  L’Italia è un esempio nella promozione del diritto alla salute quale diritto fondamentale facente capo ad ogni soggetto qualunque sia la sua origine, la sua religione, le sue opinioni politiche, la sua condizione economica e sociale”.
“L’Italia – continua la Dott.ssa Bustreo – si distingue da sempre per uno dei migliori sistemi sanitari al mondo in termini di universalità dell’assistenza sanitaria quale diritto costituzionalmente sancito e protetto. Vanta uno dei tassi di mortalità materna fra i più bassi al mondo, ed è secondo solo al Giappone in termini di longevità, fenomeno facilmente attribuibile alla qualità della vita e della salute, oltre a fattori diversi quali l’alimentazione. Recentemente l’eccellenza Italiana è stata riconosciuta anche in termini di gestione delle emergenze, come nella recente crisi legata ad Ebola. Il nostro paese ha molto da insegnare a livello globale in termini di gestione ed efficacia del sistema sanitario ed è per me un onore poter rappresentare questa eccellenza nella sfida per la leadership dell’Organizzazione Mondiale della Sanità”.

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