Un attacco hacker nel Veneto, lanciato durante il referendum per l’autonomia, ha mandato nel caos i distretti socio-sanitari e le farmacie

Un attacco hacker nel Veneto ha creato disagi enormi da domenica fino a mezzogiorno di ieri.
L’azione di disturbo, con ogni probabilità, è stata attuata contro il referendum per l’autonomia e ha messo totalmente fuori uso il sistema informatico regionale.
L’attacco hacker nel Veneto ha avuto anche come conseguenza quella di compromettere i servizi dell’Azienda ospedaliera di Padova.
Il virus che ha colpito i server regionali, infatti, ha intaccato anche il sistema di trasmissione informatico della sanità.
E così, l’ attacco hacker in Veneto, si è trasformato in un incubo anche per gli ospedali, oltre che nei distretti socio-sanitari. Qui, accedere all’anagrafe unica regionale dove sono registrati tutti i cittadini, così come all’anagrafe vaccinale, ai dati relativi alla Medicina dello Sport, gli screening oncologici e quelli cardiovascolari, è stato impossibile.

Decine e decine le prestazioni mediche che sono saltate o che sono state rinviate, così come le prenotazioni.

I disagi sono proseguiti anche nelle farmacie, che non hanno potuto ricevere e inviare la ricetta informatica. Notevoli i problemi, anche in questo caso, per l’utenza, specie per chi necessitava con urgenza dei farmaci.
È stata la stessa segreteria di Federfarma, intorno alle 9, ad avvisare i farmacisti del blocco al sistema informatico, che ha ripreso a funzionare solo nel pomeriggio.
Molti sono stati costretti a pagare il farmaco che con la ricetta avrebbero avuto invece gratuito. Ma potranno essere rimborsati in un secondo tempo presentando la ricetta.
E non è tutto. In piena campagna vaccinale, dopo l’introduzione per legge dell’obbligo per tutti i bambini, erano molte le famiglie presenti nei vari Distretti socio-sanitari di città e provincia. Ma quella che doveva essere una prestazione veloce si è trasformata in una lunghissima attesa.

Il personale dell’Usl 6, non potendo accedere ai dati informatici, ha dovuto tornare ai documenti cartacei.

E il vaccino è stato possibile farlo solo dove era disponibile documentazione cartacea sufficiente.
Quanto alla attività ambulatoriale, a registrare i disagi maggiori sono stati gli screening oncologici e quelli cardiovascolari.
Anche questi, infatti, sono stati posticipati per il tempo necessario a recuperare la documentazione cartacea del paziente o rinviati a nuova data.
In un momento storico in cui, in Italia, si parla tanto di informatizzazione, preoccupa vedere come basti un attacco hacker per paralizzare una regione intera, con enormi disagi per i cittadini.
 
 
Leggi anche:
CYBER SECURITY, IN SANITÀ OLTRE 700MILA ATTACCHI INFORMATICI AL MINUTO

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui