L’Azienda sanitaria costretta a pubblicare un avviso sul proprio sito in cui chiede la collaborazione degli utenti a dare la massima diffusione ai nuovi bandi in pubblicazione sul Burc della Regione

Bandi per contratti a tempo determinato e indeterminato che vanno deserti o a cui rispondono pochi specialisti che poi chiedono il trasferimento. E’ quanto accade a Matera, dove da circa un anno, si cercano 14 camici bianchi tra medici di medicina generale, medici di pronto soccorso, radiologi e ortopedici.
L’ultima chiamata di febbraio è andata totalmente deserta e la carenza di personale sta determinando delle criticità, tanto da spingere l’Azienda sanitaria a pubblicare sul proprio sito un ‘Avviso importante’ in cui si sottolinea come i ripetuti avvisi pubblici e le selezioni per dirigenti medici specialisti in ortopedia e medicina e chirurgia di accettazione e urgenza si concludono con un nulla di fatto, a causa dell’indisponibilità dei candidati ad assumere servizio. “Sul Bur della Regione Basilicata del 16 marzo 2017 – si legge nella comunicazione – saranno pubblicati i nuovi avvisi per specialisti in ortopedia e in medicina d’accettazione e d’urgenza. Chiunque fosse interessato può pubblicizzare la notizia con ogni mezzo”.
“Speriamo così di riuscire a trovare una soluzione – spiega all’Adnkronos il Direttore generale dell’Asm, Pino Quinto – Il numero di persone che mettiamo a concorso è sempre superiore a quello dei partecipanti. Spesso i bandi per posti a tempo determinato vanno deserti, mentre nel caso di contratti a tempo indeterminato chi vince dopo un po’ va via. Si preferiscono ospedali vicino casa, più comodi, o magari più grandi e importanti”.
Le difficoltà a reperire il personale necessario sono maggiori negli ospedali più periferici, spiega il manager, nell’evidenziare le difficoltà di garantire il servizio sanitario a un bacino d’utenza di circa 200mila persone. Finora l’Asm è riuscita a ‘tamponare’ la situazione con soluzioni temporanee, quali i contratti a tre mesi o l’aiuto dei medici della continuità assistenziale. “Ma io – sottolinea Quinto – ho l’obbligo di garantire il rispetto dei turni, del riposo, delle ferie”. Di qui l’idea dell’avviso sul sito dell’azienda sanitaria, che, in un’Italia caratterizzata dalle innumerevoli difficoltà in ambito occupazionale, ha suscitato scalpore. “Non mi aspettavo tanto clamore – conclude il Direttore generale – Ora speriamo di trovare i professionisti di cui abbiamo bisogno”.

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