Truccavano le cartelle cliniche per ottenere rimborsi “gonfiati”: così medici e amministratori di una clinica lucana sono stati scoperti dai Nas.

I Carabinieri del NAS di Potenza hanno scoperto l’attività illecita di alcuni medici e amministratori di una clinica lucana. Tutti sono accusati di aver creato cartelle cliniche truccate per ottenere rimborsi ‘gonfiati’. L’operazione è stata condotta con il NAS di Salerno e Bari e i militari dei competenti Comandi Provinciali.

L’indagine è stata denominata “Ricoveri facili”. Questa ha portato all’esecuzione di quattro ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Oltre a queste, ci sono state 2 ordinanze del divieto di dimora nella provincia di Potenza.

Queste ultime sono state emesse dalla Procura della Repubblica potentina nei confronti di amministratori e medici di una clinica privata.

Tutti sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata in danno del SSN. Tra le accuse anche quella di falsità materiale e ideologica.

Le cartelle cliniche truccate appartenevano ai pazienti ignari di una clinica privata lucana.

I 6 indagati, in occasione di interventi chirurgici svolti in regime di convenzione, ottenevano rimborsi dall’Azienda Sanitaria Provinciale. 

Tali interventi riguardavano però prestazioni sanitarie mai eseguite.

In questo modo, ottenevano rimborsi di molto superiori. Un esempio? Per una gastroscopia potevano arrivare da 400 euro a 8 mila euro.

L’attività criminosa è stata scoperta e bloccata dai Nas di Potenza. Gli inquirenti sono riusciti così a sventare quello che era un sistema ormai ben oliato e che andava avanti da tempo.

Le prestazioni mai eseguite venivano falsamente annotate sulle cartelle cliniche. Spesso riguardavano complicanze operatorie inesistenti.

In altri casi, si trattava di operazioni chirurgiche complesse. Questo, inevitabilmente, faceva lievitare il costo di ogni prestazione in maniera esorbitante.

I militari hanno anche sequestrato beni immobili, quote societarie e denaro. Il tutto per un ammontare di 2 milioni e mezzo di euro complessivi.

La somma è equivalente al danno erariale che è stato stimato dagli investigatori per il triennio 2014-2016.

 

 

 

Leggi anche:

IRREGOLARITÀ NEL COMPARTO FARMACEUTICO SANITARIO, I NUMERI DEI NAS

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui