Grazie a una operazione portata avanti dai Nas di Firenze sul commercio di farmaci contraffatti, è stata sgominata una banda di nove persone. Queste erano dedite da tempo al commercio illegale di botox.

Avevano messo in piedi un vero e proprio canale distributivo “alternativo”, grazie al quale portavano avanti il commercio illegale di botox, le nove persone scoperte dei Nas di Firenze.

La banda è stata denunciata in quanto parte di una rete operante su tutto il territorio nazionale. I malviventi erano specializzati nell’importazione e commercializzazione di farmaci irregolari o contraffatti a base di tossina botulinica.

Le nove persone erano dedite oltre che al commercio illegale di botox, anche di farmaci originali ma prodotti esclusivamente per il mercato turco e importati illegalmente.

L’inchiesta, denominata “False Botox”, ha fatto sì che le nove persone venissero incriminate per diversi reati.

Si tratta di concorso in ricettazione e commercio di sostanze tossiche pericolose per la salute pubblica. Ma anche illecita importazione nello Stato e distribuzione all’ingrosso di medicinali.

L’attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Firenze – ricostruiscono i carabinieri dei Nas – è iniziata nel gennaio 2016. All’epoca, l’Aifa ha segnalato una presunta contraffazione di farmaco a base di tossina botulinica.

Da qui sono partite le indagini che hanno consentito di individuare un canale distributivo alternativo. Questo veniva utilizzato per commercializzare i medicinali contraffatti (a base di tossina botulinica). Oltre che farmaci originali ma prodotti per altri mercati.

Gli accertamenti sin da subito si sono concentrati su una persona residente nella provincia di Firenze. L’uomo distribuiva da tempo flaconi di medicinali contraffatti.

Questo ha permesso ai Nas di ricostruire la sua rete relazionale. In breve tempo, ha portato negli ultimi due anni al sequestro di circa 1.300 confezioni di farmaci contraffatti. Alcuni di questi erano anche importati illegalmente. Ciò ha consentito lo smantellamento della rete.

Le analisi eseguite sui prodotti sequestrati hanno, infine, confermato la contraffazione dei farmaci. Inoltre, è stata evidenziata la presenza in alcuni flaconi di sostanze tossiche e pericolose per la salute.

 

 

 

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