A Palazzo Madama via libera all’unanimità al provvedimento recante disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni

Il Senato della Repubblica ha approvato ieri, con 237 voti favorevoli, il disegno di legge n. 867, recante disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni. Il testo , licenziato dalla Commissione Sanità di Palazzo Madama lo scorso 9 luglio, passa ora all’esame della Camera.

“Gli episodi di violenza e le aggressioni a chi lavora nel mondo della sanità – commenta sui propri profili social il Ministro della Salute Roberto Speranza – sono inaccettabili. Oggi dal Senato è arrivata una prima importante risposta con voto all’unanimità. È la strada giusta su cui continuare a lavorare”.

Tra le principali novità previste dal ddl figura l’istituzione di un osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie. Ma soprattutto, pene aggravate “per i casi di lesioni personali gravi o gravissime cagionate a personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria o a incaricati di pubblico servizio, nell’atto o a causa dell’adempimento delle funzioni o del servizio presso strutture sanitarie o socio-sanitarie, pubbliche o private”.

Tra le circostanze aggravanti comuni del reato, inoltre, viene inserito l’avere commesso il fatto con violenza o minaccia in danno degli esercenti le professioni sanitarie o socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni. Sempre con riguardo a tali categorie, poi, il provvedimento esclude i reati di percosse e lesione personale dall’ambito delle fattispecie punibili solo a querela della persona offesa. 

“L’approvazione del provvedimento con una corsia preferenziale rispetto al normale iter che lo aveva tenuto in stand by per oltre un anno, rappresenta per i professionisti della salute motivo di soddisfazione”.

Lo afferma la presidente della Federazione nazionale degli Ordini degli infermieri, Barbara Mangiacavalli, rivendicando con orgoglio l’introduzione degli Ordini professionali nell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie; una richiesta di modifica al testo avanzata ed accolta grazie anche al lavoro della FNOPI.

Dagli infermieri un ringraziamento all’ex Ministro Giulia Grillo, che ha presentato il provvedimento, e al ministro Speranza che lo ha spinto verso la rapida conclusione. “Speriamo ora in un’approvazione veloce anche alla Camera – conclude Mangiacavalli – e siamo convinti che questo tema non si esaurisca con il disegno di legge, ma richieda ulteriori, molteplici interventi costanti nel tempo e integrati da parte di tutti”.

Anche Pina Onotri, Segretario generale del Sindacato Medici Italiani (SMI),parla di  “primo passo avanti” per contrastare la violenza nei confronti dei medici e degli operatori sanitari, auspicando che non si torni più indietro e si proceda all’approvazione definitiva anche alla Camera. “Non più possiamo permettere –aggiunge – che un luogo di cura diventi scenario di aggressioni e violenza”. Lo SMI avrebbe preferito che la nuova normativa prevedesse anche  il riconoscimento ai medici in servizio (convenzionati e dirigenti) dello status di pubblico ufficiale, ma su questo – promette Onotri – “continueremo la nostra battaglia”.

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