Truffa aggravata, abuso d’ufficio, falso ideologico e discriminazione nei confronti di un medico legale suo subalterno. Sono queste le accuse per le quali il gip di Roma Anna Maria Fattori ha disposto la misura degli arresti domiciliari a carico di Paolo Palombo, primario del reparto grandi ustionati dell’Ospedale Sant’Eugenio della Capitale.

Secondo l’ipotesi accusatoria, basata sugli accertamenti dei carabinieri, il chirurgo avrebbe svolto un intervento di liposuzione non registrato utilizzando la sala operatoria del reparto di chirurgia plastica del nosocomio capitolino. Inoltre, il medico si sarebbe macchiato di alcuni episodi di peculato e avrebbe coperto false presenze del fratello in ospedale.

Proprio il fratello, Marco Palombo, a sua volta in servizio come medico presso il Sant’Eugenio è stato fatto oggetto di analoga misura cautelare. Secondo l’accusa, infatti, tra il gennaio del 2013 e la metà del 2014 avrebbe registrato la sua presenza in ospedale, senza però prestare realmente servizio: le telecamere esterne lo riprenderebbero infatti mentre si allontana quando avrebbe dovuto essere in servizio e l’analisi delle utenze telefoniche lo collocherebbe in quegli stessi momenti in altre parti della città.

Insieme ai fratelli Palombo, sono indagati anche un infermiere e due dipendenti dell’ospedale.

Nella sua ordinanza il gip scrive che la misura cautelare degli arresti domiciliari si è resa necessaria per “impedire la reiterazione del reato e l’inquinamento probatorio”. Nell’ordinanza del giudice per la indagini preliminari non manca una censura per “l’inerzia dei superiori organi amministrativi sulle pur conosciute irregolarità”, anche se va ricordato che l’indagine ha preso le mosse proprio da un’esposto alla magistratura di Antonio Paone, ex direttore generale della Asl Roma C.

Il gip ha anche evocato un possibile intervento da parte della Corte dei Conti, in ragione del fatto che le condotte di cui sono accusati i fratelli Palombo potrebbero “arrecare danno agli interessi patrimoniali e funzionali della pubblica amministrazione”, anche in virtù delle “prerogative connesse al loro ruolo dirigenziale”.

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui