All’Ospedale Pertini di Roma un convegno per fare chiarezza sulle soluzioni a favore dei pazienti colpiti da ‘ischemia critica’ non eligibili a interventi chirurgici

Chirurghi vascolari, bioingegneri e biologi provenienti da diverse strutture pubbliche e private nazionali si confrontano sui nuovi trattamenti per pazienti vasculopatici non più elegibili a terapia chirurgica.
Il convegno, dal titolo “La medicina rigenerativa in chirurgia vascolare: nuovi saperi per nuove terapie” è in programma a Roma sabato 25 marzo, presso l’Aula Magna dell’Ospedale Sandro Pertini.
L’appuntamento, organizzato dal prof. Giovanni Caselli, direttore della UOC di Chirurgia dello stesso Ospedale, è riservato a 50 medici chirurghi e prevede l’assegnazione di 7,6 crediti Ecm.
Si tratta di una novità nel panorama congressuale chirurgico che ha come oggetto le possibili soluzioni da adottare la dove la chirurgia non è più praticabile a causa di arteriopatia ostruttiva degli arti inferiori.
I pazienti che si trovano in uno stato di ischemia cronica invalidante, dolorosa, con lesioni trofiche distali, “cosiddetta ischemia critica”, possono avvalersi di una serie di trattamenti basati sull’infiltrazione di derivati del sangue e cellule monocitiche autologhe nell’arto ischemico. Un tentativo che vale la pena percorrere considerati tra l’altro gli alti costi economici e sociali di un’amputazione maggiore.
Il convegno si propone di fare chiarezza sulle problematiche della tecnica di prelievo cellulare, sui fattori neoangiogeneticici, sulla cellularità più adeguata e sui risultati fin qui ottenuti. La giornata prevede, dopo i saluti istituzionali, tre sessioni di lavoro per poi concludersi con la tavola rotonda finale.
 
SCARICA QUI LA IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO

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