Fino a 300 euro di ammenda per chi viene sorpreso a buttare mozziconi di sigaretta

Con l’arrivo dell’estate, cominciano a popolarsi le spiagge italiane. In vista dell’apertura della stagione balneare, tuttavia, vale la pena rispolverare la normativa vigente, con specifico riferimento ai fumatori.
La legge n. 221/2015, entrata in vigore a febbraio dello scorso anno e recante “disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”, prevede infatti all’articolo 40 (rifiuti di prodotti da fumo e rifiuti
di piccolissime dimensioni) multe salate, comprese tra i 60 e i 300 euro, per chiunque getti una sigaretta in spiaggia, nelle acque o negli scarichi.
Più specificamente, la norma dispone che “è vietato l’abbandono di mozziconi dei prodotti da fumo sul suolo, nelle acque e negli scarichi”. La multa  è giustificata dal fatto che i mozziconi di sigaretta sono composti anche da componenti che si degradano solo dopo lunghissimo tempo: il loro abbandono, pertanto, comporta un grave danno ambientale.
Inoltre, “al fine di preservare il decoro urbano dei centri abitati e per limitare gli impatti negativi derivanti dalla dispersione incontrollata nell’ambiente di rifiuti di piccolissime dimensioni, quali anche scontrini, fazzoletti di carta e gomme da masticare, è vietato l’abbandono di tali rifiuti sul suolo, nelle acque, nelle caditoie e negli scarichi”. Anche in quest’ultimo caso le sanzioni vengono inasprite, variando tra i 30 e i 150 euro.
D’altro canto, saranno i Comuni a doversi fare carico di predisporre sulle spiagge posacenere e contenitori ad hoc per questo tipo di rifiuti.
 

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