Licenziata per giusta causa e senza preavviso l’ostetrica che rifiutava di vaccinarsi. Il caso scoppiato al nosocomio di Macerata.

Un’ostetrica in servizio presso l’ospedale di Macerata è stata licenziata perché rifiutava di vaccinarsi. Sarebbe il primo caso in Italia in cui si applica questa normativa.

La professionista è stata licenziata senza alcun preavviso dopo che aveva rifiutato più volte di vaccinarsi. E questo sebbene sapesse che si trattava di una condizione obbligatoria per poter svolgere il proprio lavoro.

Come riportato dal Corriere Adriatico, qualche giorno fa, il direttore dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, ha firmato il licenziamento per giusta causa dell’ostetrica.

“Dispiace che sia andata a finire così, né io né i miei collaboratori siano contenti quando si firma un provvedimento del genere – afferma Maccioni -, ma la storia andava avanti da mesi, più volte ci sono stati incontri e colloqui”.

Non solo, sembra che Maccioni abbia atteso ulteriori 20 giorni per la firma della determina, proprio per venire incontro alle esigenze della ostetrica che rifiutava di vaccinarsi.

Maccioni ha poi citato una serie di norme nazionali e regionali alla base dell’obbligo vaccinale con 10 tipologie di vaccini per operatori sanitari in determinati reparti, tra cui appunto Ostetricia e Ginecologia, così come per la fascia di età da zero a 16 anni.

La Regione Marche e l’Asur (Azienda Sanitaria Unica Regionale) hanno avviato un monitoraggio sull’immunizzazione degli operatori con marker.

Da lì è emersa la posizione dell’ostetrica.

“La nostra linea è di far rispettare questo obbligo – spiega Maccioni -, siamo disposti a dare flessibilità sui tempi. Ma l’obbligo va rispettato».

Contestualmente, si apprende che la donna si è rivolta a un avvocato.

Sulla vicenda, è intervenuto anche Roberto Burioni.

“Un sanitario che rifiuta le vaccinazioni secondo me non solo è un ignorante non scusabile, ma è qualcosa di vicinissimo a un criminale. La presenza di una persona non vaccinata in un reparto come quello dove si seguono le donne gravide e dove si partorisce è letteralmente come avere un fiammifero acceso dentro un deposito di benzina”.

Burioni ha poi lodato il comportamento di Maccioni.

“Ha fatto benissimo il mio collega Alessandro Maccioni che dirige l’Asur di Macerata a licenziare in tronco questa ostetrica incosciente – ha concluso – e voglio proprio vedere se i sindacati avranno il coraggio e la spudoratezza di difendere questa irresponsabile. Orgoglioso della mia Regione”.

 

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