Ancora in corso gli accertamenti del caso per gli spinaci contaminati da mandragora prodotti in Spagna per il marchio Bonduelle.

Spinaci contaminati da mandragora, è l’allarme lanciato dal Ministero della Salute dopo quattro casi di intossicazione.
Sotto accusa gli spinaci surgelati da 750 grammi della Bonduelle.
Gli spianaci contaminati da mandragora sono stati prodotti per Bonduelle dall’azienda Galagri Iberica con sede a Navarra in Spagna. I lotti interessati sono quattro (15985604, 15986506, 15995174 e 16008520) tutti con scadenza ad agosto 2019.
Nel nord Italia le catene di supermercati Auchan, Esselunga e Simply hanno richiamato i quattro lotti di spinaci contaminati da mandragora dagli scaffali.
I lotti interessati dalla contaminazione sono stati sequestrati in via precauzionale e “sono state avviate le procedure del sistema di allerta alimentare sia a livello regionale sia nazionale, anche tramite apposita segnalazione al Ministero della salute”.
L’azienda commenta così il caso degli spinaci contaminati da mandragora. Abbiamo “adottato le misure di sicurezza previste, bloccando la distribuzione, attivando le procedure di richiamo dei prodotti dal commercio”. Invitate “le persone in possesso di una confezione del prodotto menzionato a non consumarlo”. “Ad oggi, comunque, – sottolinea la Bonduelle – gli accertamenti sono ancora in corso. Motivo per cui non esiste nessuna informazione che permette di attribuire la presenza di foglie di mandragora nei prodotti Bonduelle”.

Quattro intossicati a Milano

Un’intera famiglia milanese, padre madre e due figli adolescenti di 16 e 18 anni, sono finiti all’ospedale dopo aver consumato gli spianaci contaminati dalla mandragora. La corsa all’ospedale Fatebenefratelli lo scorso 30 settembre. Dopo i primi accertamenti i medici non hanno dubbi, si tratta di intossicazione alimentare. L’alimento sotto accusa sono degli spinaci surgelati consumati dalla famiglia.
I quattro intossicati hanno riportato confusione mentale e amnesia. Rimasto in osservazione all’ospedale per due giorni il capofamiglia che ha subito gli effetti più gravi dell’intossicazione.

In corso gli accertamenti

Scattati immediatamente gli accertamenti da parte degli esperti dell’Ufficio Igiene degli alimenti dell’Asl competente.
Le analisi dell’Ast (ex Asl) hanno appurato che “i rilievi sono giudicati compatibili con la contaminazione nell’alimento originario di mandragora, erba che può infestare i campi delle coltivazioni di vegetali commestibili”.
Sono in corso le analisi sugli alimenti sospetti anche da parte del dipartimento di Scienze farmacologiche della Statale di Milano che sta eseguendo esami morfobotanici e tossicologici. Attesi i risultati in settimana.
Noti diversi i casi di intossicazione registrati a causa della sua diffusione e della somiglianza con altre piante commestibili.
La Coldiretti mette in guardia dal fenomeno. “L’avvelenamento da verdure non commestibili è molto diffuso soprattutto nel periodo autunnale, quando molti appassionati si recano in campagna per raccogliere vari tipi di verdure”. “La mandragora autunnale (Mandragora autumnalis) che è velenosa viene spesso scambiata per borragine (Borago officinalis) che è commestibile e utilizzata per minestre, frittate, risotti e ripieno di ravioli.
Per scongiurare il pericolo di intossicazione è bene fare attenzione all’aspetto delle piante che si stanno raccogliendo. La mandragora si caratterizza per foglie più piccole della borragine e praticamente prive di peluria, manca inoltre di fusto e ha delle radici che ricordano la forma del corpo umano.

La pianta sotto accusa

La mandragora officinalis (Atropa mandragora) è un’erba perenne che appartiene alla famiglia delle Solanaceae. Ampiamente diffusa in tutta l’area del mediterraneo.
Considerata nell’antichità una pianta magica e medicamentosa, è in realtà un’erba velenosa. Nell’Antica Grecia veniva usata per conciliare il sonno, mettendone una radice in camera o aggiungendone un estratto alle bevande. Veniva usata anche per le sue proprietà lenitive, analgesiche, anestetiche e afrodisiache e per le proprietà allucinogene. Proprietà richiamate anche nella Bibbia.
In realtà non è commestibile in quanto tossica in ogni sua parte. Contiene alcaloidi come scopolamina, atropine e ioscina. Può provocare allucinazioni e alterazioni cardiache.
Provoca, nelle forme più lievi di intossicazione, nausea, vomito, problemi intestinali, secchezza delle fauci e difficoltà a urinare. Nei casi più gravi si arriva anche ad allucinazioni, delirio e tachicardia. In letteratura sono riportati anche casi di morte per sospetto avvelenamento da mandragola.
Molti i riferimenti alla mandragola nella letteratura. Machiavelli la usa come titolo per una sua commedia del 1518. Nel secondo libro della saga di Harry Potter si riprende la leggenda del “pianto della mandragora”. Nel libro “Harry Potter e la camera dei segreti” si racconta che la pianta di mandragora una volta estratta dalla terra urla così forte da far impazzire.
 

Barbara Zampini

 

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